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Tabellomanzia: lo stesso che abacomanzia.
Tabu: parola d’origine polinesiana indicante un’interdizione che colpisce una cosa o una persona. Si tratta di un’interazione a carattere magico – religioso che può essere diretta verso uomini. animali, luoghi, cose periodi di tempo. Nei popoli primitivi ove, ancora oggi, è tenuto in considerazione, chi lo viola va incontro a punizioni di carattere sociale ed a sensazioni sovrannaturali. Chi entra in contatto con il tabu ne subisce gli influssi nefasti, i quali potranno essere rimossi solamente a mezzo di un atto di purificazione. In effetti sembra accertato che gli individui che violano il tabu sia colpito da quelle sciagure che le sensazioni sovrannaturali prevedono, il che potrebbe essere attribuito a manifestazioni di autosuggestione, ma poiché tra queste ci sono anche calamità che non dipendono dalla sua volontà, si potrebbe ipotizzare l’intervento di effetti paranormali di carattere telecinetico scatenati da psichismi collettivo od individuali, che richiamerebbero, in senso lato, i fenomeni di psicobolia.
Tattili: fenomeni paranormali che implicano il senso del tatto. Si manifestano spesso in seduta medianica sensazione di essere toccati o di toccare cose invisibili, soffi gelidi, carezze, eccetera.
Taumaturgia: in senso lato: facoltà di operare miracoli,particolarmente nel campo delle guarigioni.
Taumaturgo: colui che ha la capacità di compiere miracoli e prodigi. Non è da confondersi con chi pratica magia o stregoneria, in quanto le sue facoltà non sarebbero originate da interventi diabolici, ma dalla grazia divina. Questo termine infatti si usa nei confronti dei santi o di uomini particolarmente pii.
Telecinesi: indica quei fenomeni paranormali che si manifestano con movimento e spostamento d’oggetti, nello spazio, indipendentemente da qualsiasi contatto od intervento di forza fisica nota.
Telecinetico: relativo alla telecinesi.
Telecinesi: termine, poco usato, per indicare i fenomeni relativi alla telecinesi.
Telediagnosi: è una manifestazione di chiaroveggenza rivolta sulle condizioni fisiche di un soggetto, anche lontano, e ne individua la natura. Questo fenomeno si riallaccia a quello d’autoscopia e a quello di chiaroveggenza viaggiante. Talvolta il sensitivo non solo diagnostica perfettamente lo stato patologico del soggetto, ma prevede anche gli sviluppi e le conclusioni dello stato patologico in atto, cosa questa che ne rivela l’affinità con il fenomeno di precognizione.
Telepatema: con questo termine si indica in parapsicologia i contenuti dei messaggi telepatici, sia spontanei che di laboratorio.
Telepatia: la parola fu coniata nel 1882, per indicare quel fenomeno comunemente chiamato trasmissione di pensiero, che consiste nella possibilità di ricevere o trasmettere una parola, un’immagine, un pensiero, senza l’uso dei sensi. È tra i fenomeni paranormali più diffusi. È stato accertato che tra due persone, quanto maggiore è il vincolo affettivo, tanto più alta è la possibilità di fenomeni telepatici spontanei anche di notevole entità. La telepatia prevede un agente, cioè colui che emette il messaggio ed un percipiente, colui che lo riceve. Essa può essere inconscia, cioè i due non si rendono conto del fatto fino a che non avviene un controllo, per esempio due che sognano la stessa cosa. Può essere cosciente da parte dell’agente, che trasmette un pensiero, e inconscia da parte di chi lo riceve, il quale può assumerlo a livello di coscienza ma la considererà come un prodotto del suo pensiero.
Teleplastia: parola creata dal medico tedesco Albert Von Schrenck per indicare quei fenomeni che comunemente vengono chiamati ectoplasmie ed entrata poi nell’uso per indicare quelli che presentano formazioni plastiche in maniera oggettiva.
I fenomeni teleplastici sono suddivisi in tre gruppi:
1. Materializzazione dovuta a sostanze che fuoriescono dal corpo del medium ed assume varie forme, complete od incomplete. Più specificamente indicata col termine ectoplasmie.
2. Trasformazione dell’aspetto del medium, quando questi cambia i lineamenti del volto, più o meno marcatamente, fino ad assumere un’altra fisionomia, in genere quella di un defunto. Fenomeno più specificamente indicato con il termine trasfigurazione.
3. Apparizioni di fantasmi anche in assenza di un medium, come nei casi di bilocazione e d’infestazione Telepsichia: il professor Emile Boirac, filosofo e psicologo francese, nel 1983 propose questa parola per indicare i fenomeni di telepatia e di chiaroveggenza, ma essa non entrò nell’uso corrente.
Telepsichismo: termine proposto dal professor Ferdinando Cazzamalli, neuropsichiatra, studioso di parapsicologia, per indicare i fenomeni di chiaroveggenza e telepatia; ma la parola non entrò mai nell’uso corrente.
Telergia: parola creata per definire l’energia che agirebbe nei fenomeni di telepatia. Il termine è stato poi assunto da altri studiosi per indicare l’energia che agirebbe dall’esterno sulle cose provocando i fenomeni fisici paranormali.
Telestesia: termine proposto per indicare i fenomeni di chiaroveggenza ed in particolare quei fenomeni di percezione di ambienti, cose, situazioni lontane nei quali sia da escludere ogni possibilità di interferenza telepatica, ma si tratti di chiaroveggenza pura.
Teletrasporto: sinonimo do apporto ed asporto.
Teleusorio: fenomeno telecinetico per il quale un sensitivo provoca una combustione a distanza.
Tensione psichica: grado d’attivazione delle tendenze superiori che riferisce in base alle funzioni considerate. Lo stato di preparazione all’azione procura una tensione psichica, che si risolve in distensione una volta attuata l’azione. Dice Lewin: la tensione è lo stato particolare di un sistema teso, in relazione allo stato dei sistemi vicini: tale stato nel sistema teso, induce in un’azione che tende a livellare lo stato del sistema teso stesso con quello dei sistemi vicino. Lo stato di tensione viene perciò provocato da fratture di equilibrio tra processi psichici, che inducono l’individuo ad agire per ripristinare l’equilibrio. Nel prodursi di fenomenologia paranormale si suppone che il paragnosta, al momento in cui il fenomeno s’innesca, si trovi in un particolare stato di tensione psichica, che provocherebbe un momento psichico risolventesi appunto attuando il fenomeno e ristabilendo così l’equilibrio psicologico del sensitivo.
Tensoriale: in parapsicologia, lo stato di tensione psichica in cui presumibilmente si trova il paragnosta nel momento in cui sta per prodursi il fenomeno paranormale.
Termici (fenomeni): fenomeni paranormali che si manifestano con aumenti o diminuzioni di calore in oggetti o ambienti. Sovente alla manifestazione di fenomenologia paranormale fisica, si affiancano notevoli effetti termici. Per esempio nelle materializzazioni e negli apporti gli oggetti apportati o materializzatisi si presentano, in genere, notevolmente caldi. Si sono avute anche sperimentazioni nelle quali un sensitivo, ponendo le mani a distanza su un oggetto, o fissandolo intensamente, ne ha aumentato la temperatura. Inoltre, mentre per gli oggetti la temperature può aumentare o diminuire, per gli ambienti si ha sempre, eventualmente, solo un calo di temperature.
Test: parola inglese che significa prova. In psicologia è un reattivo mentale che tende a misurare aspetti della personalità di un soggetto. Anche in parapsicologia vengono usati test sia per sollecitare l’innesco di fenomeni, sia per indagare sulla personalità dei sensitivi.
Teurgia: forma di magia che richiama l’idea della taumaturgia. Si sviluppò in particolare nel periodo ellenico, nell’ambito delle filosofie mistiche del basso paganesimo. I suoi seguaci ritenevano di entrare in contatto con la divinità e di poter in questo modo effettuare dei miracoli. La teurgia si differenzia dalla taumaturgia solo perché mette in maggiore risalto il carattere dell’intervento diretto divino, mentre le taumaturgia evidenzia gli aspetti miracolistici.
Teurgo: colui che praticava la teurgia.
Timico: termine usato per indicare quelle alterazioni o quei disturbi che si producono, per influenza dell’azione della glandola del timo nella sfera dei sentimenti, al di fuori della sfera noetica.
Toribismo: termine in disuso per indicare quei fenomeni paranormali spontanei, di carattere rumoroso, oggi usualmente definiti con la parola poltergeist.
Trance: parola inglese che significa estasi. Stato d’allocoscienza in cui spesso i medium cadono durante una seduta medianica. La trance è molto simile al sonno ipnotico, ma se ne differenzia; infatti, mentre il sonno ipnotico è indotto da un ipnotizzatore ed il soggetto mantiene sempre un certo contatto con l’ambiente esterno e, se non aveva avuto comandi in contrario, uscendo dal sonno ipnotico ricorda ciò che ha provato, la trance è sempre spontanea ed il soggetto è del tutto distaccato dal mondo che lo circonda e non riporta alcuna memoria di ciò che ha provato. Vi sono anche degli stati di allocoscienza più leggera nei quali il medium assume uno stato si semicoscienza e mantiene una certa nozione dell’ambiente reale in cui si trova e quel ricordo di ciò che è avvenuto. Questo stato viene chiamato trance lucida. Ma è da stabilirsi se si tratti dello stesso tipo di fenomeno o ne sia affine, ma con caratteristiche diverse dalla sua vera struttura. Altro particolare che distingue la trance, quella vera, è che spesso il soggetto che vi cade attraverso uno stato apparentemente doloroso e faticoso, cosa che non avviene nel sonno ipnotico e nella trance lucida. La trance è accompagnata da varie manifestazioni fisiologiche come: sudorazione, alterazione del battito cardiaco, mancanza assoluta di reazione a stimoli esterni. È durante la trance che si sono manifestati i più eclatanti fenomeni spiritici.
Trascendentale: nella filosofia scolastica venivano chiamate trascendentali quei termini, quelle quantità più generali delle cose, che si trovano al di fuori delle diverse categorie, quelle nozioni cioè che indicano la proprietà dell’essere, quasi categorie delle categorie. Così mentre il trascendente parte dalla soggettività pensate e la supera, penetrando in una oggettività superiore e ponendosi pertanto sul piano dell’oggettività, il trascendentale fu attribuito alle radici ultime della soggettività.
Secondo Kant, che definì in modo più preciso la differenza tra trascendentale e trascendente, la conoscenza trascendentale è quella fondata sull’esperienza organizzata secondo principi a priori del pensiero. Egli, infatti, chiama trascendentali i principi a priori, che sono propri del nostro pensiero e che permettono l’esperienza organizzandola in date forme. Il trascendentale in sostanza si pone su scala della soggettività, poiché trascende l’esperienza nel senso della soggettività pensante, in quanto ne costituisce l'”a priori”, cioè la condizione universale e necessaria; esso è la conoscenza delle forme pure, a priori, come le intuizioni pure dello spazio e del tempo, le categorie e le idee della ragione.
Spesso in parapsicologia, nello spiritismo e nell’occulto il termine trascendentale viene usato impropriamente al posto del termine trascendente specie in relazione a quei fenomeni paranormali che darebbero indizi di trascendere il mondo sensibile per investire il preternaturale ed il sovrannaturale.
Trascendente: secondo la filosofia medievale è ciò che trascende, cioè supera, nell’attività conoscitiva, una certa sfera, un piano reale o ideale per raggiungere uno superiore. Il termine venne usato non solamente nel senso soggettivo, ma anche in senso oggettivo: Dio trascendo la natura perché non è soggetto alle limitazioni di questa. Trascendente indicò quindi ciò che esiste al di sopra di un’altra realtà e venne a contrapporsi al concetto d’immanente. Il concetto è usato oggi in senso oggettivo e realistico; la trascendenza è così, teologicamente, l’attributo della divinità distinta dal mondo che essa ha creato di modo che, se per ipotesi questo si annullasse, essa continuerebbe a rimanere ed a sussistere integra ed assoluta. Dunque trascendete è ciò che è al di fuori del mondo, della natura, della storia. È realtà assoluta indipendente: Dio è l’essere trascendente per eccellenza.
Trasfigurazione: fenomeno di teleplastia per il quale un medium durante una trance ad incorporazione, si trasfigura nel viso e, talora, cambia le dimensioni del corpo, assumendo l’apparenza e le sembianze di un’altra persona, generalmente quella di un defunto del quale si sia stata evocata l’entità.
Trasmissione di pensiero: espressione, non più usata, per indicare i fenomeni telepatici.
Trasporto: viene talvolta così chiamato il fenomeno per il quale un medium viene trasportato, in forma paranormale dal luogo in cui si trova ad un altro. Si tratta sostanzialmente del fenomeno di asporto e di apporto, solo che il termine trasporto viene usato specificatamente quando si tratta di un essere umano.
Tromba medianica: megafoni costruiti in materiale leggero che si utilizzano nelle sedute medianiche per ampliare, quando si manifestano, le voci dirette.
Tulpa: con questa parola tibetana viene indicato un fenomeno assai sconcertante che sembrerebbe essere una manifestazione di ideoplastia. Si tratterebbe, infatti, della visualizzazione d’apparizioni oggettive di fantasmi probabilmente creati dalla concentrazione del pensiero su una data immagine. Un tipico esempio in proposito è riportato dalla scrittrice francese Alexandra David Neel, vissuta a lungo nel Tibet. Incontrarsi un giorno con un pittore tibetano che conosceva, gli vide accanto una stana figura dall’aspetto tra l’orrido e il grottesco e che ricordava nelle sembianze una divinità del luogo. Si rese conto che la visione appariva solo a lei e che il pittore ne era ignaro. Ne parlò al pittore, descrivendogliela. Questi, nonostante non percepisse quella presenza, non se ne stupì; disse che era in quel periodo stava dedicandosi ad un lavoro nel quale dipingeva proprio l’immagine di quella divinità, alla quale era particolarmente devoto. In pratica la concentrazione costante e coinvolgente del pittore sull’immagine del dio cui era legato da molta devozione (il che aumentava lo stimolo) avrebbe prodotto il manifestarsi di una formazione ideoplastica, da lui non percepita, ma captabile da quanti si trovassero in condizioni psichiche adatte a recepire il fenomeno (vedi anche ideoplastia).
Tubo: alcuni eremiti tibetani, i”respa”, sono in grado di sviluppare all’interno del proprio corpo un tale calore da permettere loro di passare l’inverno, in meditazione, a notevoli altezze, vestiti di una sola tunica di cotone. Sembrerebbe che tale fenomeno si possa ottenere con una particolare tecnica di respirazione. Il calore così prodotto può asciugare così in brevissimo tempo lenzuola bagnate nelle quali si avvolgono trascorrendo all’aperto le gelide notti invernali. La parola tibetana tumo indica appunto questa sorta di misterioso calore. È stato ipotizzato che i fenomeni di autocombustione siano della stessa natura del tumo, con la differenza che mentre essi si presentano in maniera del tutto spontanea ed incontrollabile, nel tumo sono pilotati dalla volontà e dalle tecniche psichiche del soggetto.
Tutto o nulla: legge del tutto o nulla (espressione presa in prestito dalla psicologia, con diverso significato), in parapsicologia indica quella propensione che, nelle sperimentazioni condotte con metodo quantitativo, il soggetto rivela a produrre serie di successi notevoli alternati a serie di risultati aventi la caratteristica di fatti del tutto casuali. Questa legge assume una particolare importanza ai fini della constatazione della realtà fenomenica, in quanto se tutti i risultati fossero dovuti al caso od a errore di metodologia, non si presenterebbero questi ciclici sbalzi.