Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: E

Economia delle cause (principio della): è il principio dell’indagine scientifica in base al quale la spiegazione di un fenomeno deve, prima di tutto, essere ricercata nell’ambito delle leggi causali conosciute. Soltanto successivamente si prenderanno in considerazione altre ipotetiche leggi o altre cause fideistiche.

Ecomanzia o iocomanzia: pratica mantica antichissima praticata in mesopotamia. In Grecia e in Cina, che si basava sulle osservazioni di una casa.

Ecsomatiche: vedi extrasomatiche

Ectoplasma: sostanza che durante le sedute medianiche scaturisce dal corpo del medium in stato di trance, sia quest’ultima leggera o profonda. Essa assume forme varie e sembrano muoversi autonomamente, pur restando sempre unita con propaggini al corpo del medium per essere poi riassorbita dal medium stesso. Si tratterrebbe di una sostanza biologica dai legami molto complessi, sconosciuta nella sua esatta struttura, che si formerebbe per un procedimento psicosomatico nel corpo del medium per poi fuoriuscirne. Può uscire ad essere assorbita da qualunque parte del corpo, ma più costantemente esce dagli orifizi naturali: naso, bocca, orecchie. Sono stati però segnalati e riscontrati casi nei quali, per esempio, l’ectoplasma è uscito dalla punta delle dita. Si presenta come una sostanza mobile e leggera; al tatto appare fredda ma non gelida ed è asciutta o totalpiù leggermente viscosa. Non è facile toccarla perché sembra sottrarsi al contatto. Soprattutto non sopporta la luce intensa. Illuminandola improvvisamente, si ritira velocemente, riassorbita dal corpo del medium, il quale in casi del genere può subire anche gravi traumi psichici e fisici. L’ectoplasma tende ad assumere sembianze umane che sembrerebbero personalizzarsi assumendo movimenti intelligenti. Da un punto di vista spiritico l’ectoplasma sarebbe il supporto materiale con il quale, in certi casi, le entità disincarnate si paleserebbero ai viventi nelle loro apparizioni, evocate in chiave medianica.

Ectoplasmia: con questo termine furono indicati dal medico francese Charles Richet tutti i fenomeni di teleplastia. Con il tempo è invalso l’uso ad indicare con questa parola solo quei fenomeni di teleplastia nei quali si produce emissione di ectoplasma.

Effetto di posizione: vedi Posizione

Egregoro: in linguaggio occultistico viene così indicata una forma di pensiero vitalizzata corrispondente al tibetano tulpa.

Eidetiche (immagini): lo psicologo E.R. Jaensch adottò questo termine, intorno al 1920, per indicare la memorizzazione di cose percepite con precisione nei contorni e nei particolari, da parte di alcuni soggetti, specialmente bambini, con netta distinzione dall’allucinazione, dalle immagini mnemoniche e dal fatto fisiologico delle immagini consecutive. Già da altri studiosi era stata rilevata l’importanza di queste immagini visive soggettive. Le immagini eidetiche non si percepiscono solo visivamente, ma possono anche essere tattili e uditive. L’eiedica è estesa alla caratterologia e costituisce un altro mezzo di conoscenza psichica. Il fenomeno può anche essere considerato, in certi casi, come espressione paranormale. Esempi di immagine eiedica possono essere quelle immagini che un pittore realizza in se stesso prima di accingersi a dipingere. Egli vede già, nel suo intimo, l’immagine di ciò che vuole realizzare sulla tela, fin nei minimi particolari, quasi l’avesse dinanzi agli occhi.

Eidetismo: termine psicologico per indicare la capacità propria, soprattutto dei bambini, di ritenere e tradurre in immagini nitide e particolareggiate impressioni visive, acustiche o tattili, precedentemente percepite, anche a livello subliminale.

Elementali: secondo il concetto spiritistico e occultistico, gli spiriti elementali sarebbero personalità psichiche molto semplici e mai incarnate, che possono però apparire sotto forma umana, per lo più di dimensioni assai ridotte. Farebbero parte di essi gli gnomi, i folletti, gli elfi, eccetera. Il termine elementale viene dal fatto che in questa categoria di entità vengono collocate anche quelle relative ai quattro elementi empledoclei e cioè: le ondine, spiriti delle acque; le salamandre, spiriti del fuoco; le silfidi, spiriti dell’acqua; gli gnomi, spiriti della terra; entità che sono particolarmente legate alla tradizione magica e a quella alchemica.

Elettrici (fenomeni): fenomeni parafisici dei quali un sensitivo, consciamente o inconsciamente, può esercitare il varie maniere un influenza su fenomeni di elettricità statica o dinamica: aprire e chiudere circuiti, scaricare un elettroscopio, infierire su un comportamento di un galvanometro, eccetera.

Elettroencefalografico (metodo): uno dei metodi per indagare sulle manifestazioni inconscie di percezioni extrasensoriali e particolarmente, sulla telepatia. Si effettua nel porre l’agente e il percipiente in due locali separati e al buio. L’agente venne sottoposto a stimoli susseguenti e irregolari di lampi di luce. Le sue reazioni, in tal modo provocate, vengono registrate nell’elettroencefalogramma. Talvolta è stato osservato che le stesse reazioni vengono registrate simultaneamente nell’elettroencefalogramma del percipiente.

Elongazione: fenomeno parafisiologico, alquanto raro, che si manifesta durante sedute medianiche: il corpo del medium può aumentare o diminuire di qualche centimetro. Qualche volta questo cambiamento di dimensioni si limita ad una sola parte del corpo, come braccia e gambe. È un fenomeno questo che è stato più volte constatato in sedute medianiche tenute da medium famosi come Esusapia Paladino, Home, eccetera.

Emanazione: fenomeno ipotizzato per spiegare i fatti di psicoscopia, radiestesia ed affini. Si è congetturato che esistono emanazioni da corpi inanimati che verrebbero captate dal sensitivo. Analogamente i viventi a loro volta emanerebbero una sorta di radiazione che agirebbe provocando i fenomeni di scotografia, pranoterapia, mummificazione e altri fenomeni affini.

Emergente: vedi Composto

Empatia: termine usato in psicologia e in psicoterapia per evidenziare quello stato d’animo di partecipazione totale di una persona nei confronti di un’altra tale da permettere ai protagonisti di raggiungere un comune sentire. Il metodo cinico in psicologia ha come caratteristica principale l’incontro a due che crea un rapporto particolare nel quale entrano qualità personali sia nell’esaminatore che nell’esaminato. Una delle caratteristiche essenziali, necessarie al buon esaminatore o al terapeuta, è l’empatia qualità personale intermedia tra le attitudini cognitive e quelle affettive. Empatia significa mettersi nei panni dell’altro, riuscendo a sentire come sente l’altro, ma rimanendo consapevoli della propria identità. Sorta di sesto senso, l’empatia consente di trovare modi adeguati per verbalizzare eventuali interpretazioni o commenti con il necessario tatto e usando parole e tono di voce in sintonia con le espressioni e lo stato d’animo dell’altro. Il termine empatia non è ancora molto diffuso nell’uso corrente anche se diversi autori cominciano a usarlo, dilatandone il significato. Lo impegnano per indicare uno stato d’animo e un modo di sentire comune raggiunto spontaneamente anche in gruppo o in una comunità come una situazione psicologica di sereno equilibrio indotto da spontanee pulsioni che conducono ad un comune modo di sentire e di assumere certi valori.

Epiramanzia: pratica divinatoria in uso presso l’antica Roma, consistente nel trarre gli auspici dall’osservazione della fiamma che si levava dall’ara dei sacrifici.

Energia parapsichica: il parapsicologo americano Joseph Banks Rhine ipotizzò un’energia di carattere extrafisico per spiegare i fenomeni di percezione extrasensoriali. Secondo la sua teoria esisterebbe una mente che, in certe circostanze, potrebbe svincolarsi dal corpo fisico, uscirne ed entrarne in contatto con l’oggetto del quale vuole assumere conoscenza a distanza. Questa mente che Rhine chiama, appunto, energia parapsichica, potrebbe venire tradotta, in seguito, in energia fisiologica, dal sistema cerebrale e in tal modo potrebbe trasmettere le sue cognizioni alla coscienza normale del soggetto nei fenomeni PSI e influire fisicamente sugli oggetti nei fenomeni PK.

Energia PSI: viene chiamata anche fattore PSI. Tutti i parapsicologi sono praticamente d’accordo nell’ipotizzare l’esistenza di quest’energia che sarebbe alla base di tutti i fenomeni di percezione extrasensoriale e di psicocinesi. Essa sarebbe presente anche negli animali e nelle piante costituendo il sottofondo comune del loro psichismo. Grazie a quest’ultimo tutte le manifestazioni viventi agirebbero in funzione dei loro propri fini, come dotate di scienze e mezzi conoscitivi apparentemente assenti.

Entele: nella terminologia spiritica ed occultistica è lo spirito che nell’aldilà ha raggiunto un grado molto elevato di conoscenza e di sapienza, liberato ormai dalle scorie e dai residui delle passioni terrene.

Entità: nella terminologia spiritistica ed occultistica indica qualsiasi individualità spirituale che si manifesti nelle sedute medianiche.

Entità interpersonale: teoria proposta dallo psicologo americano Gardner Murphy, secondo la quale nei fenomeni di telepatie e chiaroveggenza in genere, soggetto e sperimentatore formano un tutto unico, un’entità appunto interpersonale, formata dalla fusione parziale delle due personalità. Questa fusione sarebbe l’espressione del fatto paranormale che renderebbe possibile il manifestarsi del fenomeno.

Entropia: funzione termodinamica che indica la differenza tra l’energia totale e l’energia libera divisa per la temperatura. Secondo uno dei principi delle termodinamica, quello di Clausius, (il calore non può passare da un corpo freddo ad uno più caldo spontaneamente), viene postulato che attraverso un livellamento d’energie, si tende a passare da uno stato d’ordine, realizzato tra energie diverse, ad uno stato di disordine, che nasce dallo stesso livellamento d’energie non più interagenti attivamente. Si arriverebbe così al degrado della materia sino all’immobilità, identificabile con la morte.

Envoutement: sortilegio

Epatoscopia: forma di divinazione usata dagli aruspici etruschi nell’interpretare il fegato delle vittime sacrificate.

E-Parson: termine ripreso dall’inglese. Esperimenting – person, si usa per indicare lo sperimentatore nelle prove fatte con metodo quantitativo.

Errore costante: vedi errori nella ESP

Errore PSI: nelle indagini condotte con il metodo quantitativo viene così indicata la tendenza, che talvolta presenta un soggetto, a dare risultati inferiori alla media casuale. Se la deviazione assume un carattere persistente viene considerata come espressione paranormale: in sostanza l’errore PSI sarebbe la manifestazione di un fenomeno PSI con aspetto rovesciato. Il ripetersi costante e coerente di uno stesso errore, al di là del limite di casualità, avrebbe lo stesso aspetto paranormale di una serie di risultati positivi. Infatti l’errore PSI viene chiamato anche PSI negativa.

Errori nella PSI: l’esame degli errori compiuti dai soggetti nei casi di percezione extrasensoriali (ESP), fatto sia con il metodo quantitativo, che con quello qualitativo è utilissimo per comprendere le tendenze dei diversi soggetti e per far luce sulla meccanica dei fenomeni. Alcuni errori di carattere visivo, per esempio, possono indicare per esempio se un fenomeno è di manifestazione telepatica o chiaroveggente. Ad esempio nel caso di esperimenti fatti con le carte ESP avviene spesso che il sensitivo confonda costantemente il segno “stella” con il segno “croce”. In questo caso è da supporre che non si tratti di una forma di telepatia, ma che il percipiente, scavalcando l’agente, sviluppi un fatto di chiaroveggenza, per cui non riceve il massaggio dalla mente dell’agente, che sta osservando la carta; si innescherebbe un fatto di chiaroveggenza: sembra che egli veda direttamente la carta come lontana e un po’ distinta, per cui non visualizza bene i contorni del segno che essa riporta, e cade nell’errore. Il medico metapsichista Eugene Osty si dedicò con profondo interesse a tali fenomeni e li suddivise in tre categorie:
1. Dovuti al sensitivo
2. Dovuti al consultante
3. Dovuti allo sperimentatore
Il sensitivo può sbagliare sotto l’influenza di molte pulsioni perché non percepisce chiaramente. Perché cerca di interpretare a suo modo percezioni simboliche; perché subisce l’influenza dei motivi tolti alla sua fantasia e da sue cognizioni, eccetera. Il consulente può influire sul sensitivo con i suoi desideri, con i suoi dubbi, con le sue paure. Lo sperimentatore può influire in maniera negativa con tecniche imperfette, atteggiamenti errati, teorie preconcette, errando la scelta, quando c’è, dell’induttore.

Escursione psichica: forma di bilocazione nella quale il soggetto tenta volutamente di far apparire la propria immagine ad un’altra persona, più o meno lontana, concentrando il pensiero su di essa; oppure cerca di proiettare la propria personalità e i propri sensi fuori di sé per percepire accadimenti lontani. Si ottiene in questo caso un fenomeno di chiaroveggenza viaggiante, l’escursione psichica è detta anche proiezione mentale.

ESP (extra sensory perception): sigla con la quale si indica comunemente la percezione extrasensoriale. In Italia si usa talvolta la sigla PES.

Esperienza extracorporea o extrasomatica: vedi chiaroveggenza viaggiante o bilocazione.

Estasi: stato mentale spesso prodotto da pulsioni mistiche, nel quale il soggetto si isola da tutto ciò che lo circonda e abbandona ogni altro pensiero, per concentrarsi in una sola idea contemplativa. Negli stati di estasi è assai facile il prodursi di fenomenologia paranormale sia ESP che PK.

Eterico (corpo): secondo le teorie spiritistiche è il secondo, in ordine ascendente, dei quattro corpi umani: fisico, eterico, astrale, mentale. Sarebbe principio formatore del corpo fisico e lo plasmerebbe durante la sua crescita… E’ un corpo materiale, ma costituito da una materia più sottile e leggiera,che riproduce una specie di duplicato del corpo fisico. Perciò è chiamato anche: doppio. Il corpo eterico, sempre secondo le teorie spiritistiche, sopravvive alla morte insieme ai due corpi superiori. Vedi anche astrale (corpo).

Eteroscopia: fenomeno di chiaroveggenza per il quale un sensitivo riesce a vedere gli organi interni del corpo altrui. Fu Sollier a creare questa parola in antitesi ad autoscopia, che indicava invece la visione degli organi interni del proprio corpo.

Extra: è così indicata l’immagine che una fotografia medianica appare accanto a uno dei partecipanti che secondo gli spiritisti, sarebbe di uno spirito: la lastra ne rimarrebbe impressionata per influsso del medium fotografo

Extracorporea (esperienza): vedi extrasomatiche (esperienza)

Extrasomatica (proiezione): proiezione più o meno materializzata di una parte del corpo del medium, fuori del corpo stesso, oltre alle esteriorizzazioni della sensibilità. La maggior parte dei parapsicologi considera questi fenomeni espressione di telepatia, chiaroveggenza e ideoplastia. Qualche autore la chiama impropriamente bilocazione.

Extrasomatiche (esperienza): il medico e para psicologo Massimo Ianardi propose questa espressione come traduzione dell’inglese out – of – the – body experiences (esperienze fuori dal corpo), corrispondente al termine italiano bilocazione, ma ne allargò il concetto: comprese cioè in questa locuzione anche i fenomeni di autoscopia e di chiaroveggenza viaggiante. 
 

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