Gentile Ismaell,
ti informo che ce l’abbiamo fatta. Sono già 3 mesi che Alessandro è tornato e come promesso ti invio i miei ringraziamenti per dire a tuffi dei risultati che siamo riusciti ad ottenere.
Il mio era un caso disperato, come ben ricorderai. Alessandro nonostante avessimo una bimba di pochi mesi, si era invaghito di un’altra donna e mi aveva abbandonata. Era andato a vivere con lei e spudoratamente voleva la separazione consensuale, non voleva passarmi gli alimenti ed era diventato molto cattivo nei miei confronti. Non faceva altro che inviarmi lettere dall’avvocato con pretese sempre più assurde reclamando i suoi diritti ma dimenticando i suoi doveri di padre e di marito. Sono andata avanti di questo passo sette lunghissimi mesi, sostenuta solo dai miei genitori. Ed è stata proprio mia madre a suggerirmi di provare con la magia in quanto sua madre per una situazione quasi simile alla mia proprio con la magia aveva risolto il suo problema.
Mi sono messa allora alla ricerca di un mago serio su internet e tra tanti che offrivano i loro servizi la mia scelta e caduta su di te. Ed oggi sono felice di averti scelto.
Abbiamo provato di tutto e di più senza alcun risultato, ma la tua tenacia e la tua convinzione che potevamo ancora farcela mi davano sempre forza e sostegno, ma dopo 7 mesi di inutili tentativi, delusa ed amareggiata stavo per rinunciare quando è successo il miracolo: mi telefona e mi dice che doveva parlarmi con una certa urgenza e se poteva venire a casa. Gli ho detto di sì, ed una volta a casa, caro Ismaell, è crollato. Ha detto che ha sbagliato tutto nella vita, che ha fatto soffrire una donna meravigliosa che è sua moglie, che ha cacciata l’altra, che non dorme per i rimorsi che prova nei confronti di Claretta, insomma: due ore di scuse chiedendo perdono.
Mia madre, mentre lui parlava, conoscendomi e sapendo che io l’avrei preso subito a casa, scuoteva la testa facendomi capire di dirgli di no e di prendere tempo. Gli ho detto allora che ci avrei pensato e che il giorno dopo gli avrei dato una risposta.
Lui mi ha detto che pur di ritornare a casa avrebbe fatto qualsiasi cosa: bastava che io glielo chiedessi. Andato via lui, quella sera ci fu una riunione di famiglia e pur non fidandoci al 100% decidemmo di metterlo alla prova. L’ indomani mattina mio padre doveva andare a curare le mucche in stalla, e lo trova rannicchiato, seduto davanti al cancello con una temperatura gelida da non credere. Aveva dormito lì tutta la notte, roba da prendersi una polmonite doppia. Portatolo a casa lo abbiamo messo a letto dove è rimasto un paio di giorni riprendendosi completamente.
Non è più andato via, ma noi in casa abbiamo un altro uomo. Non è più l’Alessandro che conoscevamo: è affettuoso, rispettoso, padre esemplare, lavora in azienda il doppio di quello che dovrebbe lavorare e non chiede nulla a nessuno ed il suo tempo libero lo passa con Clara. Non fa altro che ringraziare mio padre e mia madre di averlo ospitato e nei miei confronti è diventato l’uomo che ho sempre sognato di avere al fianco.
Ora siamo nuovamente una famiglia, caro Ismaell. E’ stata dura, ma devo dirti che ne è valsa veramente la pena. Grazie, grande Ismaell, senza di te saremmo sicuramente tutti infelici e senza futuro: tu ci hai ridato una nuova vita.
Silvia
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