Testimonianza n. 451: Non sono sviolinate

Campassi 100 anni, caro Ismaell, non potrà mai venir meno la riconoscenza verso una persona che pur valutando il mio caso tra i più difficili, se n’è preso carico e tra mille problemi è riuscito ad ottenere quel risultato che io rincorrevo da anni.
Come tu hai sempre sostenuto, se ci si arrende equivale ad essere perdenti, se ci si arrende davanti alle difficoltà, davanti anche ai primi insuccessi, equivale a rinunciare ed ad accettare la sconfitta.
Da te caro Ismaell ho imparato a lottare, ho imparato a non arrendermi mai e grazie al tuo supporto, al tuo sostegno , alla tua volontà ed alla tua caparbietà, sono riuscito ad avere al mio fianco Elena, che credevo di avere perso, e che invece, tra poco più di un mese diventerà mia moglie.
Ho aspettato a scriverti questa mia testimonianza, perché – scusami se te lo dico – ancora oggi mi sembra tutto un sogno. Un sogno che tu hai trasformato in realtà, alla quale ancora oggi, pensando al passato, faccio fatica a credere che sia vero. Ho sofferto per anni, ho provato ogni possibile strada pur di ritornare con Elena, ed è stato tutto inutile. Anche la magia sembrava impotente davanti alle mie disgrazie ed al mio destino, ma quando ti ho conosciuto, ho capito che le cose potevano cambiare, perché tu sei unico e lo stesso rapportarsi con te, da la sensazione di avere vicino una persona vera, un amico, un compagno di viaggio.
La mia stima come la mia gratitudine per te non avranno mai fine, anche per la tua disponibilità, il tuo sostegno, la tua educazione, il tuo modo di fare che fanno di te una persona unica, veramente speciale.
Non sono sviolinature queste, caro Ismaell, è quello che penso e se anche tutto ciò rimarrà segreto nel mio cuore, desidero che anche altre persone che non ti conoscono, grazie alle mie parole sappiano che tu puoi essere la loro carta vincente di cui hanno bisogno per dire basta alle loro pene d’amore.
Grazie ancora mio caro amico. Grazie per la felicità che mi hai saputo dare.
Giulio
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