Non è vero ma ci credo

Le superstizioni sono soltanto credenze irrazionali? Alcuni ricercatori cercano di scoprire se in queste antiche fobie ci sia un fondo di verità.
Fu come sfidare la sorte. Ma la NASA baluardo del progresso scientifico americano mondiale, non poteva tener conto della superstizione quando decise di chiamare Apollo 13 il terzo volo umano verso la luna.
I parenti degli astronauti non erano affatto tranquilli e perciò consultarono Dame Sybull Leek, famosissima astrologa e medium. Il responso non fu incoraggiante: due astronauti su tre si sarebbero trovati in stato di serio pericolo, tanto serio da rischiare la vita. Dame Sybill non fu in grado di fornire altri dettagli ma per essere sicura che la sua predizione fosse ascoltata, la inviò per raccomandata a parecchie persone.

PREDIZIONE AVVERATA
Alcuni giorni prima della data fissata per il lancio, l’astronauta Ken Mattingly venne fatto ritirare dal programma di volo per motivi di ordine medico. Dame Sybill si rese allora conto del perché lei stessa aveva “visto” una situazione di pericolo solo per due dei tre astronauti sulla cui sorte era stata consultata.
Oggi tutti sanno che Apollo 13 non è mai arrivato sulla Luna e che gli astronauti furono molto fortunati a tornare a casa vivi. Ufficialmente,la causa del fallimento della missione venne addebitata a un serbatoio di ossigeno difettoso che era esploso durante il viaggio. Ma per i superstiziosi la spiegazione è un’altra: aver voluto ignorare le proprietà scaramantiche del numero 13.

ANTICHE CREDENZE
Edmund Burke, filosofo del 23° secolo ebbe a dire che “la superstizione è la religione delle menti deboli”. Se questa tesi è vera, allora il genere umano è stato debole di mente per gran parte della sua esistenza.
In tutto il corso della storia e in ogni parte del mondo gli uomini hanno eretto baluardi contro il male e celebrato rituali per invocare la buona sorte. Anche oggi, nel pieno di quella che chiamiamo la civiltà tecnologica , una ricerca condotta in Inghilterra dimostra che il 40 % degli uomini e il 60% delle donne è vittima di qualche forma di superstizione. Mentre molte persone se la ridono di cuore di quelli che prendono sul serio l’astrologia, questi, che credono fermamente nei suoi poteri divinatori, la considerano una scienza esatta. D’altra parte, nel corso della storia, è accaduto che molte superstizioni, per secoli considerate addirittura ridicole, si siano poi rivelate in qualche modo molto vere. Uno degli esempi più famosi ha per protagonista lo scopritore della vaccinazione antivaiolosa, Edward Jenner. La sua credenza in una fola locale secondo cui chi aveva contratto il vaiolo umano, lo condusse a una scoperta scientifica che cambiò la medicina in quella che noi oggi conosciamo.
L’interesse per la propria salute e , per gli uomini, una preoccupazione ovvia e non deve quindi sorprendere che molte delle superstizioni abbiano per oggetto proprio il corpo. Un tempo si riteneva che la pratica della masturbazione potesse condurre a un indebolimento fisico sino alla cecità e anche alla morte. Secondo un’altra vecchia superstizione, invece, un dente prelevato da un teschio umano aveva un efficace potere di salvaguardia nei confronti del mal di denti.
Anche i peli di alcune zone del corpo sono coinvolti in molte superstizioni. Peli scuri indicano buona fortuna ma un individuo con le sopracciglia unite al di sopra del naso è assolutamente da evitare.
La ragione principale per cui si crede nelle superstizioni è quella di evitare la sfortuna e attirare su di sé la fortuna. “Il rosso mi ha portato fortuna da quando sono nata”, dice Sofia Loren., Damon Hill, campione del mondo di formula 1, sale sulla sua monoposto sempre dalla parte destra e indossa sempre un medaglione, appartenuto al padre, che raffigura San Cristoforo. E non sono certo i soldi. Al dipartimento di psicologia dell’università dell’Hertfordshire, i ricercatori stanno conducendo una seria indagine sul ruolo giocato dalla fortuna nella vita delle persone e su come la superstizione interagisca con la sorte. I primi risultati sembrano indicare qualcosa che già si conosceva, e ciò che la gente crede davvero che la fortuna possa determinare l’esito di una vasta gamma di eventi. Ciò che invece appare molto meno chiaro è l’effetto che le capacità paranormali di un individuo possono esercitare sulla fortuna. In altre parole, la gente può cambiare la propria sorte attraverso l’utilizzo più o meno consapevole di quelle che vengono chiamate percezioni extrasensoriali.(ESP)

PROSPETTIVA POSITIVA
Secondo il ricercatore Matthew Smith, i risultati, benché largamente non definitivi, sono piuttosto promettenti: “Le persone che credono di essere fortunate e che credono nelle ESP tendono a raggiungere nei nostri test un risultato più positivo”. I ricercatori stanno ora esaminando più approfonditamente questo fenomeno, analizzando un campione di 126 persone che si erano messe in contatto di 126 persone che si erano messe in contatto con il Dipartimento dopo aver letto sui giornali di questa ricerca.
Circa il 45% per cento di queste 126 persone ritiene di essere fortunata; tra queste, un’altra percentuale crede nelle superstizioni quale mezzo per aumentare o comunque sostenere la propria buona stella. ” Non è sorprendente il fatto che le persone che pensano di poter controllare positivamente la propria sorte credano anche nella superstizione”,spiega Smith e aggiunge che le superstizioni che ha incontrato più di frequente sono quelle di non camminare sotto le scale a pioli o di non incrociare qualcuno salendo le scale.
D’altra parte lo stesso Smith , che dice di non essere superstizioso,abbastanza spesso si sorprende a “toccare ferro”,un gesto che gli appartiene sin dall’infanzia,una fase della vita in cui molti di noi acquisiscono delle superstizioni da familiari e amici ignorandone completamente il significato.

LA GIORNATA NERA
Cosa accade poi quando si indaga su una di queste diffuse forme di superstizione?può esserci un fondo di verità nella storia che indica il venerdì 13(o il venerdì 17,più diffuso in Italia)come una data pericolosa per l’incolumità fisica?
E’ proprio questo il punto che ,nel 1993,ha spinto quattro funzionari della Sanità Pubblica di Haywards Heath,nel West Sussex, a intraprendere una originalissima ricerca.Volevano vedere se la gente è davvero più sfortunata il venerdì 13 rispetto a una qualsiasi data.Parametro fondamentale della ricerca era il numero delle vittime di incidenti stradali.I ricercatori esaminarono i dati relativi a molti venerdì 13 compresi tra il 1990 e il 1992.
Significativamente evidenziarono che sull’autostrada M25 il venerdì 13 c’era un numero minore di veicoli rispetto al venerdì precedente.Nello stesso tempo,nonostante una diminuzione del traffico,si verificò un incremento degli incidenti stradali pari al 52 per cento circa. E se gli stessi ricercatori si rifiutarono di confermare la fama sinistra di venerdì 13, nel contempo ammettono timidamente che per alcuni questa può essere davvero una data sfortunata da passare al sicuro, tra le mura della propria abitazione 

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