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Per la prima volta dal 1614 un nuovo manuale ha sovvertito parecchio il rituale di vecchia memoria. E’ un libricino, non più di 90 pagine, foderato in pelle, che è stato giorni addietro presentato in Vaticano. Sulla copertina è impresso: “De exorcismus et supplicationibus quibusdam” (Di ogni genere di esorcismi e suppliche). Un piccolo ritocco, tuttavia, era stato già apportato al rituale nel 1952 ma questa volta è una vera rivoluzione. Le innovazioni essenzialmente stabiliscono, prima di effettuare il rituale, se necessario, il ricorso ad altre figure specialistiche come quella dello psicologo e dello psichiatra, purché cattolici.
L’esorcista, da ora in poi, “deve usare circospezione e prudenza; non deve credere vessato dal diavolo chi invece soffre di una qualche malattia psichica”. Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell’individuo che sono: “il parlare lingue sconosciute, mostrare una forza fisica non conforme all’età o allo stato di salute, ed esprimere con la blasfemia un’avversione viscerale a Dio”. Si richiede, col nuovo rituale, agli esorcisti la “certezza morale di possessione diabolica” prima di praticare l’esorcismo. L’antico nemico del genere umano sarà d’ora in poi affrontato in equipe e non verrà neppure disdegnato l’aiuto di Freud, prima avversato dalla Chiesa.
L’esorcismo è il sacramentale istituito dalla Chiesa e può essere praticato soltanto da sacerdoti, che abbiano ricevuto un espresso mandato dal loro Vescovo. Il rituale esorcistico, secondo il presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, padre Gabriele Amorth, consiste in “una preghiera per liberare persone, oggetti, case dall’influenza o dalla possessione diabolica…”. Ogni diocesi dovrebbe avere perlomeno un esorcista, nominato dal vescovo. La durata di un esorcismo è variabilissima; sempre secondo il settantaquattrenne padre Amorth, che ha all’attivo circa 40 mila esorcismi: “E’ rarissimo l’esito in qualche mese, raro in un anno o due; per un caso di media gravità occorrono 4 o 5 anni, con un esorcismo alla settimana”.
La Chiesa assicura che il demonio è un essere concreto che: “va in giro per il mondo come un leone ruggente, cercando le anime da divorare”. Il diavolo è sempre in agguato ed occorre essere sempre guardinghi. Il Concilio Vaticano II è chiaro al proposito: “Tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo e destinata a durare, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno” (Gaudium et spes, 37).
Ma chi è il demonio e quanti diavoli ha al suo servizio? Questo fosco personaggio è chiamato Satana (dal greco satanàs) o Diavolo (dal greco diàbolos), termini che significano “calunniatore”, “accusatore” e derivano dall’Antico Testamento. Altro suo appellativo è Demonio (dal greco daimònion). Nei documenti di Qumràn egli è “Beliar” o “Belian” che, tradotto dall’ebraico, significa “privo di qualsiasi valore”. Gli ebrei lo chiamano anche Belzebùb, che viene pronunciato più spesso, nella forma italiana, Belzebù che è la storpiatura di una divinità cananea.
Satana, l’angelo decaduto, è, sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento, sempre in contrasto a Dio e ai suoi progetti. Gesù lo chiama “principe di questo mondo” (Giovanni 12, 13). Egli dispone delle ricchezze del mondo che dona ai suoi adoratori: “Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai” (Matteo 4, 9). Le Sacre Scritture affermano che gli Angeli del Signore erano “migliaia di migliaia, diecimila volte centomila” e i diavoli secondo astrusi e complessi calcoli furono stimati altrettanto numerosi. Secondo il Talmud i demoni sono 7.405.926. Denis de Rougemont pessimisticamente lamentava: “Il mondo è pieno di demoni, essi imperversano a milioni e noi non riusciremo mai a scacciarli…”.
Il vescovo Alfonso de Spina, confessore del re Juan di Castiglia, nel XV secolo affermò che gli angeli ribelli corrispondevano a un terzo degli angeli di Dio, i quali erano, secondo lui, 400 milioni. Paolo VI, il 15 novembre 1972, parlò di molti diavoli sottoposti ad un capo: “Che si tratti non d’un solo demonio, ma di molti, diversi passi evangelici ce lo indicano (Luca 11,21; Marco 5,9); ma uno è principale: Satana, che vuol dire avversario, nemico; e con lui molti… Conosciamo tuttavia molte cose di questo mondo diabolico, che riguardano la nostra vita e tutta la nostra storia. Il demonio è all’origine della prima disgrazia dell’umanità (il peccato originale, ndA)… Da quella caduta di Adamo il demonio acquistò un certo impero sull’uomo…”.
Satana con le sue schiere abitava i cieli sopra le stelle, come svelò il profeta Isaia: “Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io mi assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo” (Isaia 14:13-14). Nelle regioni dell’aria Satana ha affermato il suo potere con “Principati, potestà, dominatori delle tenebre, forze spirituali della malvagità nei luoghi celesti” (Efesini, 5:2).
Egli divenne “Il principe della potestà dell’aria” (Efesini 2:2). Lotta terribile è quella col diavolo “…poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti” (Efesini, 6:12).
Rudolf Stainer a Zurigo, il 13 novembre 1917, nella conferenza “Dietro le quinte degli eventi esteriori 2” disse: “Dall’anno 1841 in poi, una battaglia fu combattuta nelle regioni del mondo spirituale… Nell’autunno del 1879 questa battaglia terminò con la cacciata di certi Spiriti delle Tenebre dal mondo spirituale sulla Terra. Da allora, essi sono andati operando tra gli uomini, insinuandosi nei loro impulsi di volontà, nelle loro motivazioni, nelle loro idee: insomma, in tutti gli affari umani. E così, da allora, questi Spiriti malvagi si aggirano tra l’umanità…” (“Graal”, rivista di scienza dello spirito, anno IX, n.33, Roma 1991). Lo sfacelo che oggi regna nel mondo: il crollo di tutti i valori, l’imperversare della violenza, l’immoralità, la malvagità, insomma la morte di Dio nella nostra esistenza, è opera di queste intelligenze malvage.
Stainer affermò che: “questi Esseri furono cacciati sulla Terra nel 1879: ciò liberò i cieli, ma ne rese piena la Terra. Da allora in poi, infatti, la loro dimora non è più il cielo, ma la Terra… Vagando, come fanno ora, tra gli uomini, questi Spiriti malvagi hanno il compito di seminare confusione… Eliphas Levi, Baader, Saint-Martin, tutti sapevano e parlavano di un simile fatto” (Ibid). La Madonna in una delle sue apparizioni a Bayside nello stato di New York, il 25 luglio del 1974, avvertì: “Vi sono legioni incalcolabili di demoni scatenati sulla Terra” (De Luca, Bayside: messaggi e visioni celesti, ediz. Dielle, Messina 1978). Nel messaggio di “La Salette”, il 19 settembre del 1846, la Madonna aveva rivelato, tra l’altro, ai piccoli Massimino e Melania: “Nell’anno 1864 Lucifero sarà slegato dall’inferno assieme a un gran numero di demoni… Questi spiriti avranno un grandissimo potere sulla natura. Ci saranno delle chiese per servirli…”.
E gli uomini e le donne posseduti dai diavoli “Si sono dati a vani ragionamenti, e l’insensato loro cuore s’è ottenebrato. Dicendosi savi, son divenuti stolti… ed hanno adorato e servito le creature invece del Creatore… Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami… ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia, pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità… superbi, vanagloriosi, senza affezione naturale, spietati…” (Romani 1).
I diavoli girano davvero scatenati e furiosi per la Terra. Il satanico autore de “The Anathema of Zos”, Austin Osman Spare, rimase ossessionato, per tutta la vita, dai demoni che evocava e che vedeva sotto forma di maligni scheletri. Spare, ormai al culmine dell’invasamento, nel 1930 scrisse: “Ero in Walworth Road, aspettavo il tram, quando improvvisamente vidi uno spettro che si avvicinava sul selciato. Poi ne arrivò un altro, poi un altro ancora e così via fino a che non ci fu una vera e propria fila di spettri che camminavano verso di me…” e nel 1953 annotò: “La vita è infestata”.
La lettura dei giornali ci dà la misura quotidiana delle scelleratezze ed ordinarie tragedie che dilaniano la nostra epoca. Accade di tutto, più di quanto si possa immaginare, “…poiché i démoni sono presenti in ogni parte del mondo, ed essi, separati da Dio, entrano in noi seminandovi i germi della loro energia e intelligenza. Allora la mente ripiena di questi germi, concepisce gli adulteri, gli stupri, gli omicidi, i patricidi, i sacrilegi, le oppressioni, le rovine e tutte le altre opere demoniache” (Corpus Hermeticum).
E non è forse vero che il nostro mondo sembra invasato da dèmoni feroci e sanguinari? Ogni tipo di orrore si consuma su vittime innocenti e inermi. Fatti terribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. L’Ingannatore supremo ha i suoi apostoli che operano, nella nostra società postmoderna, ogni genere di ritualità blasfema e tenebrosa, nei recessi bui delle più vertiginose profondità della via luciferina. Costoro sono, come scriveva René Guénon, gli “awliya as-Sciaytan” (i santi di Satana), il cui destino è il tormento infinito nel silenzio di Dio.