Abracadabra

“Invia il tuo fulmine fino alla morte”
di Maurizio Sorbello
Chi non conosce la più famosa tra le parole magiche? E chi non l’ha mai pronunciata, almeno una volta?
“Abracadabra” è una formula magica; il suo utilizzo primordiale si perde nella notte dei tempi.
L’origine sembra essere di ispirazione greca, ma, a sua volta, proviene dall’ebraico, probabilmente in relazione con le lettere-numeri della cabala.
Secondo un’interpretazione, la parola abracadabra deriva dall’ebraico “arba dak” e significa letteralmente “il quattro rompe” (arba = quattro, e dak = rompere).
Si, direte voi, ma non abbiamo ancora capito niente! Cosa significa “il quattro rompe”? Gli ebrei forse credevano che il quattro fosse un numero ossessivo, rompiscatole?
No, amici! Il Quattro è il Numero Sacro, o crittogramma che simboleggia Yahvè o l’Onnipotente e ciò che “rompeva” erano semplicemente i quattro elementi, il Fuoco, la Terra, l’Aria e l’Acqua; in altre parole, abracadabra è una formula magica che invoca le forze naturali affinché dissolvano (ovvero “rompano”) i quattro elementi che presiedono alla vita sulla terra, al fine di ritrovare l’armonia originale.
In effetti, abracadabra, scritta su un cartoncino triangolare, o incisa su un pezzo d’argento della stessa forma, come rappresentato in figura, veniva portato al collo sia per fini terapeutici (aveva lo scopo di guarire l’infermo, agendo proprio sui quattro elementi di cui esso, come tutti i comuni mortali, era costituito), sia preventivi (scongiurare incantesimi o malattie).
Secondo altri studiosi, abracadabra deriva dalla formula ebraica “abreg ad abra” che significa “Invia il tuo fulmine fino alla morte” (questa interpretazione, come è facile dedurre, non persegue modalità… pacifiche o benefiche).
Per i cabalisti del Medioevo, invece, significava “Padre, spirito, parola” (ab ruah dahar), cioè “La parola dello spirito del Padre” (questa interpretazione rende abracadabra una sorta di preghiera…).
Ai giorni nostri, invece, la parola abracadabra è diventata così inflazionata da essere utilizzata negli spettacoli di illusionismo…
Addirittura, qualche anno fa, il mago Silvan (al secolo, il sig. Aldo Savoldello) non l’ha più reputata idonea nemmeno per i giochi di prestigio, sostituendola con il suo “Sim Sala Bim”!!!! 

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