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Fu scritta ed inviata al papa Pio IX nel 1870.
La vigilia della epifania del 1870, Don Bosco ebbe in sogno una visione, di cui riportiamo la parte che si riferisce a Roma e all’Italia.
…E tu Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione ?…Non dire i nemici; ma gli amici tuoi.
Non odi che i tuoi figli domandano il pane della fede e non trovano chi loro lo spezzi ? Che farò ? Batterò i pastori, disperdero il gregge, affinche i sedenti sulla cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge docilmente ascolti e si nutrisca.
Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno sì che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei martiri morti in terra nemica.
E, di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale punto che non cerchi altro, né altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta sul Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia colla schiava parola fa tremare il mondo .
Roma!…Io verrò quattro volte a te!
Nella prima percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. Nella seconda, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l’occhio? Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori e al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.
Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò verrò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio.
La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui verrà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville i vostri palagi? Sono divenute la spazzatura delle piazze e delle strade! Ma voi, o sacerdoti, perchè non correte a piangere fra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli?
Perché non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti delle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte gli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire l’una dopo l’altra.
Le cose si succedono troppo lentamente.
Ma l’Augusta Regina del cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici.
Il venerando Vecchio riveste di tutti i suoi antichi abiti.
Succederà ancora un violento uragano. L’iniquità é consumata, il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l’iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa.
In tutto il mondo apparirà un sole così’ luminoso quale non fù mai dalle fiamme del Cenacolo ad oggi, nè più si vedrà fino all’ultimo dei giorni.”