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di Luciano Sampietro
L’avvio della macchina elettorale americana in vista delle elezioni di novembre, mi ha fatto rimeditare sulla quartina x, 72.
Quella che già nel luglio 1999 aveva creato una febbrile attesa del “gran re del terrore” e che nella sua traduzione corrente suona così: “L’anno 1999, sette mesi, dal cielo, verrà un gran re del terrore, resusciterà il gran re d’Angolmois, prima e dopo Marte regnerà con favore.”
Mi sono ormai convinto che spesso con il termine “ciel”(cielo) il Veggente indica una nazione, che a mio giudizio sono gli Usa, la cui bandiera, nel riquadro in alto a sinistra, ricorda un cielo stellato.
Forte di questa intuizione, ho riesaminato la famosa quartina, individuando una seconda fondamentale novità: nella prima edizione della seconda parte delle Centurie, pubblicata da Rigaud nel 1568, non è scritto “un grand Roy d’effrayeur” (cioè un gran re del terrore) ma un grand Roy deffrayeur, senza l’apostrofo.
E “deffrayer” (oggi defrayer) significa fornire, provvedere a ,rimborsare. Veniamo al tempo: i più hanno ritenuto di individuare il luglio 1999 (1999 e sette mesi), ma in realtà è più probabile, conoscendo il modo di esprimersi del Nostro, che il verso voglia dire “passato l’anno 1999 più ulteriori sette mesi”, il che ci porta al luglio 2000. Ai tempi di Nostradamus l’anno non inizia con il 1° gennaio ma con la Pasqua, che nel 2000 è caduta il 23 di aprile. Per cui i sette mesi andrebbero a definire un periodo compreso tra il 23 novembre e il 22 dicembre: al Gore riconobbe la vittoria elettorale di Bush, rinunciando alla battaglia legale sulla regolarità delle elezioni esattamente il 15 dicembre. E il gran re d’Angolmois che resuscita? La parola Angolmois non ha apparente significato, ma è evidente la radice “anglo2, il che porta a concludere che si tratta di aggettivo di fantasia che può tradursi come anglosassone.
A questo punto, la famosa quartina x, 72 acquista il significato suo proprio:
Nel novembre-dicembre 2000 negli stati uniti sarà eletto un capo che dispenserà a ciascuno il suo (i Talebani e Saddam ne sanno qualcosa). Il suo nome farà riaffiorare il ricordo di altro grande capo anglosassone (Bush padrr) e prima e dopo la sua nomina vi sarà guerrà. O, in versi:
L’an mille nove nove nove –sette il mese
dal ciel verrà un gran re dispensatore,
che farà rivivere il grande re inglese,
prima e poi Marte regnerà con favore”.
Al momento dell’elezione di Bush già era scoppiata l’Intifada e dopo l’elezione vi sono stati Afghanistan e L’iraq, per cui ben può dirsi che prima e dopo la sia elezione Marte , dio della guerra, ha regnato con favore. A questo punto ovvia si pone la domanda: sarà rieletto Bush? Per Nostradamus sì, ma egli non dovrebbe portare a termine il nuovo mandato per la profezia che penso lo concerna, di cui alla quartina II, 62, che sarà illustrata in altra occasione.