Magia Sessuale: Cenni Generali

TUTTI I SEGRETI DI UNA TECNICA MILLENARIA

L’impiego del sesso a fini magici ha radici antichissime. Tutte le discipline esoteriche, dell’alchimia al tantrismo, hanno risvolti sessuali più o meno accentuati. Nei secoli, queste tecniche sono sempre state avvolte dal più stretto segreto.
La forza sacra dell’impulso erotico è riconosciuta da tutte le tradizioni. Nel culto indù, il mondo nasce dall’amplesso di Shiva, in altre parole il principio maschile, con Shakti, “colei che è fatta di desiderio”, senza la quale “Shiva sarebbe incapace di qualsiasi moto”. Shakti è anche la dea che nell’uomo presiede alla forza detta kundalini, giacente alla base della spina dorsale. Risvegliandosi e risalendo sino al “loto dai mille petali”, al sommo del capo, si congiunge col suo sposo dando luogo alla “gran liberazione”, al superamento dei vincoli terreni. Nello Zohar, testo fondamentale della tradizione Kabbahlistica, si legge: “Dio cerca solo ciò che gli corrisponde. Perciò il Santo risiede in chi, come Lui, è uno. Quando l’uomo realizza l’uno, Egli è in quest’uno. E quand’è che l’uomo è uno? Quando uomo e donna sono uniti sessualmente. . . Quando maschio e femmina si trovano uniti, badando a che i pensieri siano santi, allora l’essere umano è perfetto e senza macchia, e viene chiamato uno. L’uomo deve dunque far si che la donna gioisca in quel momento, onde sia con lui un unico volere”.
Questo concetto dell’eros come forza trascendente, non soltanto in senso mitico ma anche operativo, potrebbe essere rintracciato in tutte le tradizioni primarie: lo si ritrova nel taoismo (“è vita eterna”); negli insegnamenti esoterici arabo – persiani, e in una lunga altra serie di dottrine. Nella cultura “occulta” occidentale, il concetto è filtrato attraverso molte vie. È presente nell’ermetismo alchemico (già Zosimo di Panopoli) affermò che “l’essenza dell’Opera consiste nel congiungimento del maschile col femminile”); nel neoplatonismo di Marsilio Ficino, secondo cui il furor eroticus fa parte di “quelle spezie di furore le quali Dio ci inspira innalzando l’uomo sopra l’uomo: e in Dio lo converte”; nella tradizione cavalleresca cortese e in quella dei “Fedeli d’amore”. Passando per scuole e catene di trasmissione diverse, si arriva all’occultismo ottocentesco di Eliphas Levi e, più tardi, alla più diffusa tra le scuole magico- sessuali ancora operanti: quella che fa capo agli insegnamenti dell’inglese Aleister Crowley.
IL SEGRETO DEL DIAVOLO
Il quindicesimo Arcano Maggiore dei Tarocchi realizzati dall’occultista francese Wirth raffigura il Diavolo in veste simile al Baphomet, l’idolo dei Templari. È, dunque, androgino e partecipe di due nature, l’umana e la bestiale: la testa e le gambe sono quelle di un capro maschio, mentre il torace ha mammelle e braccia femminili. Come la Sfinge, incorpora i quattro elementi: le sue zampe nere rappresentano la terra e gli spiriti della terra, dalla tradizione detti Gnomi; le scaglie verdi sui suoi fianchi alludono all’acqua, agli spiriti dell’acqua, le Ondine, e alla dissoluzione; le ali azzurre e membranose dell’aria e alle Silfidi; la grande testa rossa e cornuta è legata al fuoco e alle Salamandre. Sul braccio destro, che è puntato verso terra e stringe una torcia accesa, è scritta la parola SOLVE; sul sinistro, che è volto verso l’alto e sorregge il lingam, simbolo tantrico dell’unione dei sessi, si legge la parola COAGULA. Al suo altare sono incatenati due demoni, l’uno maschio, l’altra femmina.
Nell’insieme, la carta è interpretata anche come una delle allegorie più complete dell’operazione magica sessuale, che secondo alcune tradizioni venne portata nell’ambito di certe scuole occulte occidentali dei Cavalieri Templari, che l’avevano appesa in Oriente in seguito ai loro contatti con sette di derivazione Sufi.
La “teoria occulta” sulla quale si basano tutte le forme di magia sessuale, a qualsiasi tradizione appartengano, è fondata sulla convinzione che l’atto di amore sia creativo in più di un senso. Per i credenti nelle religioni più diffuse, questa è una considerazione ovvia: in seguito al concepimento, non soltanto cresce un nuovo corpo, ma una nuova anima s’incarna; c’è, insomma, una nascita sul piano fisico ed un’altra, parallela, su un piano superiore che attinge al divino.
Ma l’uomo ha più di una natura. Secondo la tradizione ermetica l’uomo ha tre “corpi”, ciascuno dei quali agisce su un piano differente: corpo fisico, spirito e anima. In ciascuno di questi mondi l’atto sessuale può avere effetti particolari, anche se esso non determina cambiamenti diretti sul piano fisico. I mondi sono però correlati, perciò, agendo in un certo modo su uno di loro, si possono incanalare correnti d’energia i cui effetti si riverberano poi anche sul piano fisico. In altre parole, si ottiene un risultato “magico”: la determinazione di un evento di questo mondo mediante forze che agiscono al di fuori di esso.
Secondo la tradizione magica, in Occidente il segreto dei Templari rimase tale per sette secoli: soltanto pochi centri di tradizioni occulte erano al corrente delle teorie soprattutto delle azioni pratiche necessarie per portare a termine le operazioni di magia sessuale. Fu il mago inglese Aleister Crowley il primo a rivelare all’inizio di questo secolo, nei suoi scritti. Crowley era venuto a conoscenza del segreto da solo, in seguito ai suoi viaggi in Oriente e ai suoi contatti con gli ultimi sapienti della tradizione tantrica.
I MISTERI DELLA MAGIA SESSUALE
Nel 1912 l’occultista tedesco Reuss, capo di un’organizzazione chiamata Ordo Templi Orientis, si rese conto che Crowley conosceva i segreti della magia sessuale e si apprestava a rivelarli in pieno. Poiché l’O.T.O, fondato all’inizio del secolo in Germania, era una delle pochissime organizzazioni in Occidente a possedere il segreto, Reuss temette che Crowley lo rendesse pubblico, e si precipitò a Londra per bloccarlo. Con sua sorpresa, si avvide che il mago inglese aveva scoperto le pratiche magiche sessuali per proprio conto; allora completò le sue informazioni spiegandogli la teoria sottesa a quelle scuole alchemiche che impiegano i fluidi sessuali per sintetizzare l’elisir di vita, gli rivelò il simbolismo del Baphomet templare, gli mostrò le connessioni fra il tantrismo della “mano sinistra” e le scuole yoga che praticano i mudra sessuali.
Infine, per legarlo al segreto, lo nominò capo della sezione inglese dell’O.T.O. Crowley riscrisse, nel suo stile potente e ricco di fascino, i rituali dell’Ordine di Reuss, e cominciò a pubblicare una serie di testi nei quali spiegava le pratiche fondamentali della magia sessuale. Sono questi scritti che hanno portato ad una nuova diffusione in Occidente dell’impiego del sesso a fini magici.
La magia è, secondo Crowley, “l’arte di provocare cambiamenti conformi alla volontà”. Nel rito magico sessuale, ciò si compie grazie alla formula del “Solve et Coagula”, che ritroviamo nel Diavolo dei Tarocchi di cui abbiamo già trattato.
La formula permette di plasmare, agendo con la forza del pensiero adeguatamente attivato e purificato, una particolare figurazione simbolica nella Luce Astrale, vale a dire in un piano superiore della realtà. Un’immagine formulata in questo modo, è un eidolon, vale a dire il simbolo di una potenza sovrasensibile. Ad essa sono attribuite varie virtù, a seconda degli influssi Astrali cui è soggetta: può caricare di forza talismani, rendendoli efficaci; può far si che si verifichino o non si verifichino determinate circostanze; può accrescere la capacità, la sapienza, il fascino, del mago che l’ha creata.
“SOLVE” E “COAGULA”
Il Diavolo dei Tarocchi sintetizza simbolicamente l’operazione magica in questione. È androgino, vale a dire ad un tempo maschio e femmina, per indicare che per condurre in porto l’opera si possono seguire due vie: una “maschile”, “secca”, “solare”, “attiva”; l’altra “femminile”, “umida”, “lunare”, “passiva”. La torcia accesa nella mano destra indica che la parte Solve dell’operazione prevede l’accensione di un “fuoco” interiore. Il lingam, simbolo dell’unione dei sessi, stretto nella mano sinistra rivela che la chiave dell’opera, il Coagula, si ottiene mediante la liberazione di una forza interiore e istintiva, che ad un tempo si possiede e ci possiede: una forza delle possibilità generative, quella della passione sessuale, che esplica la sua efficacia in tutti piani della realtà. La parte Solve dell’opera, in pratica la formazione sul piano astrale di una particolare figura simbolica carica di potenzialità magiche, non è un segreto. La tecnica è abbastanza semplice, e richiede uno sviluppo del potere di concentrazione e della forza di volontà che rientra nella possibilità di ogni persona di normale intelligenza e salute psichica. Varie scuole iniziatiche tradizionali insegnano i diversi metodi relativi, e la letteratura magica è piena di istruzioni al riguardo. Le difficoltà cominciano con la seconda parte dell’operazione: Coagula.
L'”entità astrale”, il “bocciolo di volontà” creato con Solve deve essere dinamizzato e deve essere legato magicamente alla volontà del mago. Coagula, a differenza di Solve, è un segreto, e nella letteratura magica non si trovano istruzioni chiare per portare a termine l’operazione. In realtà, anche per Coagula, come per Solve, esistono diverse tecniche. La magia sessuale è una delle più dirette ed efficaci (almeno a detta delle scuole che la praticano), anche se comporta alcune difficoltà aggiuntive rispetto ai metodi tradizionali basati interamente su operazioni psichiche di concentrazione e contemplazione di simboli, e richiede il superamento di una serie di ripulse e di tabù che molti individui trovano insormontabili.
La chiave di Coagula è l’evoluzione all’interno della propria volontà, “accesa” secondo particolari pratiche meditative e trasportata nel “cuore”, cioè nel nucleo più profondo dell’essere, di una forza ardente e trascinante. Con i metodi puramente psichici si perviene alla capacità di praticare Coagula soltanto dopo un lungo tirocinio e una serie di cerimoniali spesso estenuanti e irte di difficoltà pratiche. La magia sessuale, invece, permette di imboccare una scorciatoia: la forza dinamizzante impiegata è quella stessa che sorge nel corso di un atto sessuale, privata tuttavia di tutte le caratteristiche passionali e puramente carnali, e indirizzata unicamente alla dinamizzazione dell’immagine astrale. Il legame tra la volontà del mago e l’immagine viene stabilita mediante un atto fisico, che si configura come un contato diretto con i fluidi sessuali resi “magici” dal rito, e consumati in una sorta di “eucarestia”.
In pratica, il mago nel corso della prima fase dell’operazione sessuale completa la parte Solve della formula, plasmando sul piano astrale un’immagine, un simbolo, una forza – pensiero vicina al tipo di richiesta che sta per fare: per esempio, una figura di Venere per le operazioni amorose, una di Mercurio per il successo negli affari, una di Giove per aver ascolto dai potenti, e così via secondo le simbologie che più gli sono familiari. Quindi con l’atto sessuale evoca la forza che dovrà essere diretta verso l’immagine e, una volta che essa si manifesti in modo incontenibile, la dirige verso l’eidolon, concentrando su di esso la sua attenzione e invocando ripetutamente mediante formule particolari.
LA PRATICA RIVELATA
Uno dei testi dei quali – una volta che si conosca il significato preciso dei termini allegorici – è più semplice evincere il senso delle pratiche magiche sessuali è il saggio “The Tree of Life”, scritto di Israel Regardie, che per un certo periodo fu segretario di Crowley. Qui di seguito, diamo una traduzione dei passi salienti del 16° capitolo, nel quale l’operazione è descritta in dettaglio. Riferendosi al glossario dei termini impiegati, sarà facile sciogliere e significati simbolici.
“Questa tecnica specifica”, scrive Regardie, “si chiama tradizionalmente Messa dello Spirito Santo. Non ha l’eguale in magia, perché racchiude quasi tutte le forme note dell’operazione teurgica, e ne rappresenta nel contempo la quintessenza e la sintesi. Tratta inoltre anche della magia talismanica. Grazie a questa tecnica, una forza spirituale viva viene tramutata in una specifica sostanza telesmatica. E questo telesma non è morto o inerte, come avviene nel cerimoniale consueto delle invocazioni talismaniche, ma è invece, vivo e dinamico, e racchiude in sé il nucleo potenziale di ogni crescita e sviluppo.
“In questa tecnica è compreso anche il metodo alchemico riguardante la produzione dell’Oro Potabile, della Pietra Filosofale e dell’Elisir di vita, in altre parole dell’Amrita, o Rugiada d’Immortalità. . . . . .
“Tutte le operazioni alchemiche, secondo gli autori più attendibili, richiedono due strumenti essenziali: un recipiente circolare di cristallo, le cui proporzioni debbono essere tali da risultare in armonia con la quantità del contenuto, ossia la Cucurbita; e una fornace teosofica sigillata, ossia l’Athanor.. . . . . .
L’oro filosofico è una sostanza pura, omogenea, una e invisibile, dinamica, e ricca di possibilità infinite. Tuttavia, per produrlo, occorrono due sostanze diverse. Queste sono chiamate il Serpente, o il Sangue del Leone , o le Lacrime, o il Glutine, dell’Aquila Bianca. Queste due sostanze sono, in un certo senso, progenie del Leone e dell’Aquila. I due strumenti alchemici vanno considerati come ricettacoli e i generatori di questi due principi divini, simili a flussi fulminei di sangue, fuoco e forza. L’Athanor è la fonte o il veicolo del Serpente, mentre il Glutine viene ospitato dentro la Cucurbita.
“La fabbricazione dell’Oro Filosofale, o Rugiada d’Immortalità, consiste in un’operazione che si compie in fasi distinte. Attraverso una stimolazione di calore e di fuoco spirituale in direzione dell’Athanor, si verifica un trasferimento, cioè la salita del Serpente verso e dentro la Cucurbita, che esplica le funzioni di un alambicco. Le nozze chimiche, vale a dire l’unione di due flussi nell’alambicco, provoca l’immediata trasformazione alchemica del Serpente e del Glutine. Ciò corona la parte Solve della formula alchemica generale “Solve et Coagula”.
“Subito dopo la corruzione e morte del Serpente, sorge la Fenice splendida che, come un talismano, va dinamizzata mediante invocazioni ininterrotte del principio spirituale che presiede le operazioni in corso. La conclusione della Massa consiste nella consumazione degli elementi transustanziati (cioè dell’Amrita) o nell’unzione e consacrazione con essi di un talismano.
“Secondo talune fonti autorevoli, dall’Invocazione preliminare, con l’infusione della forza negli elementi, all’atto della Comunione nel calice consacrato, non dovrebbe trascorrere meno di un’ora. A volte però e necessario un tempo più lungo soprattutto se si desidera che la carica del talismano sia molto potente. Occorre evitare con cura ogni perdita inavvertita degli elementi. C’è il pericolo di un traboccamento della Cucurbita, e anche l’assimilazione o l’evaporazione degli elementi corrotti nello strumento è un incidente da evitare.
“Questa Messa è di straordinaria semplicità per quanto riguarda l’esecuzione, ma occorre un minimo d’allenamento e di dimestichezza con la tecnica necessaria. Soprattutto, si richiede una volontà particolarmente forti e distaccata, che presuppone autodisciplina e una mente abituata a concentrarsi per lunghi periodi. Una particolarità di questa tecnica è che, se non si è bene accorti fin dall’inizio, è facile che il mago perda il controllo degli strumenti alchemici, facendo così fallire l’operazione. Il pericolo più grande sta nel godimento di fronte agli aspetti puramente tecnici della Messa, a sfavore del lavoro magico vero e proprio.
“Mentre la Messa è in pieno svolgimento e il fuoco dell’Athanor si identifica, dev’essere recitata, in modo udibile, un’intesa invocazione. La sua forma migliore è quella di una mantra in armonia con il tipo di opìerazione e avente struttura ritmica.
L’opera nel suo insieme dovrà essere preceduta da un’invocazione generale che la legittimi. Così, mentre sul piano astrale procede l’opera di creazione, il mantra ritmico aiuterà a plasmare e vivificare lo stampo creato dalla volontà e dall’immaginazione, attirando in lui la forza spirituale desiderata. Poi, quando il Serpente si sarà trasferito nell’Athanor e sarà cominciata la sua commistione con il Glutine dell’Aquila Bianca, la Cucurbita diventerà il ricettacolo di una sostanza nuova, viva e dinamica, segnata in modo indelebile dalle invocazioni che ne hanno impregnato la potenzialità plastica con un irresistibile impulso nella direzione voluta”.
L’operazione di magia sessuale descritta da Regardie consiste, in definitiva, nella “dinamizzazione”, sotto l’influsso di una forma – pensiero evocata in uno strato superiore dell’essere grazie a pratiche di concentrazione e contemplazione, dei fluidi sessuali maschili o femminili riversati nella vagina, vista come una sorta di mistico calice. I fluidi così dinamizzati diventano una sorta di elisir dalle qualità prodigiose, la cui consumazione permette alla volontà del mago di trasformarsi in atti direttamente efficaci.
Chi pratica la magia sessuale nella sua forma occidentale moderna, attribuisce a questi riti potenzialità vastissime: dall’espansione della coscienza alla rivelazione di segreti occulti all’indirizzamento degli eventi secondo il proprio volere. L’Amrita, cioè il fluido dinamizzato, viene usato anche per “caricare” di forza talismani atti aprocurare ricchezza, salute, autorità ascendente sui potenti. I Temlari – si dice – impiegarono queste tecniche per acquistare le loro enormi fortune e piegare al loro volere i regnanti dell’epoca. Oggi, c’è chi ancora si dedica a questi rituali ricercando nel sesso una “via breve” per l’ampliamento della coscienza e la presa di contatto con l’Assoluto.

GLOSSARIO

Questo breve elenco di termini tecnici rappresenta la chiave per la comprensione precisa degli scritti nei quali la pratiche magico – sessuali vengono presentate nel linguaggio simbolico segreto impiegato dagli adepti.

  • Alambicco: l’organo sessuale femminile durante il processo di trasmutazione degli elementi, in pratica dei fluidi sessuali maschili e femminili.
  • Amrita: gli elementi (i fluidi sessuali) trasformati grazie all’operazione di magia sessuale.
  • Aquila: la femmina
  • Aquila Bianca: il solvente magico, in altre parole le secrezioni, dell’organo sessuale femminile.
  • Aquila Madre: le mucose, come nella vulva e nella bocca dell’aquila e del leone.
  • Athanor: l’organo sessuale maschile.
  • Cucurbita: l’organo sessuale femminile.
  • Elisir di vita: vedi Amrita
  • Glutine dell’Aquila Bianca: i fluidi femminili dinamizzati dall’operazione di magia sessuale.
  • Leone: il maschio
  • Leone : il seme maschile
  • Menstruum: vedi aquila bianca
  • Quintessenza: vedi Amrita
  • Sangue di Leone : il seme maschile dinamizzato dall’operazione di magia sessuale
  • Serpente: vedi sangue di leone
  • Storta: vedi alambicco
  • Trasmutazione: la trasformazione del Glutine e del Serpente in Amrita
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