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F – Sesta lettera dell’alfabeto Inglese per la quale non c’è un equivalente in Ebraico. La doppia F invertita degli Eoli che per qualche misteriosa ragione divenne il Digamma. Corrisponde al Phi Greco. Quale numero sta per 40, e con una barra sopra per 400.000.
FA-HWA-KING (Cin.) – Un’opera cinese sulla cosmogonia.
FACHIRO (Arab.) – In India, un asceta Mussulmano, uno “Yogi” Maomettano. Il nome si applica spesso, sebbene erroneamente, agli asceti Indù anche se, rigorosamente parlando, spetterebbe solo gli asceti Mussulmani. Questo modo sbrigativo di definire le cose con nomi generali fu adottato in Iside Svelata, ma ora è stato cambiato.
FAFNIR (Scand.) – Il Dragone della Saggezza.
FAHIAN (Cin.) – Un viaggiatore e scrittore cinese dei primi secoli del Cristianesimo, che scrisse sul Buddismo.
FAIZI (Arab.) – Letteralmente, il “cuore”. Uno scritto su soggetti mistici ed occulti.
FALCO – Il geroglifico che rappresenta l’Anima. Il significato cambia secondo la posizione dell’uccello. Così, quando giace come morto rappresenta la transizione, lo stato di larva o il passaggio da uno stato di vita all’altro. Quando le sue ali sono aperte significa che il defunto è risorto in Amenti ed è ancora una volta in consapevole possesso della sua anima. La crisalide è diventata farfalla.
FALK Cain Chenul – Un Ebreo Cabalista che ha fama di aver operato “miracoli”. Kenneth Mackenzie, riferendosi a lui, cita da un’opera sull’Inghilterra scritta dall’analista Tedesco Archenoiz (1788) : “C’è a Londra un uomo straordinario che per trenta anni è stato onorato nelle relazioni dei Cabalisti. Il suo nome è Cain Chenul Falk. Un certo Conte di Rautzov, morto recentemente con il grado di Feldmaresciallo al servizio di Francia, attesta di aver visto Falk a Brunswick dove, in presenza di testimoni degni di fede, avvenivano delle evocazioni di spiriti”. Questi “spiriti” erano Elementali, che Falk fece apparire con le evocazioni usate da ogni Cabalista. Suo figlio Johann Friedrich Falk, pure lui Ebreo, fu pure un Cabalista rinomato, e Fu capo di una scuola Cabalista a Londra. Falk di professione era gioielliere e stimatore di diamanti, ed era ricco. Oggi gli scritti mistici e le rare opere Cabalistiche lasciate da lui ad un amministratore fiduciario, possono essere esaminate da ogni vero studioso di Occultismo in una certa biblioteca semipubblica a Londra. Le opere di Falk sono manoscritte ed alcune sono cifrate.
FALLICO (Gr.) – Ciò che riguarda l’adorazione del sesso o natura sessuale esteriore, come il lingham o la yoni degli Indù – emblemi del potere generativo maschile e femminile – che non hanno nulla del significato impuro loro attribuito dalla mente Occidentale.
FANES (Gr.) – Un elemento della triade Orfica – Fanes, Caos e Cronos. Era anche la Trinità dei popoli Occidentali nel periodo precristiano.
FARBAUTI (Scand.) – Un gigante dell’Edda. Significa, il “rematore”; il padre di Loky, la cui madre era la gigantessa Laufey (isola frondosa). Una genealogia ricavata da W. S. W. Ansom in Asgard e gli Dei riporta che, probabilmente il rematore, o Farbauti, “era… il gigante che si salvò dal diluvio in una barca, e Laufey era l’isola verso la quale egli remò” – il che è una ulteriore versione del diluvio.
FARGARD (Zend) – Una sezione, o capitolo in versi del Vendidad dei Parsi.
FARVARSHI (Mazd.) – Ferouer o doppio opposto. Controparte spirituale dell’originale, ancor più spirituale. Così Arimane è il Ferouer o Farvarshi di Ormudz – “demon est deus inversus”, Satana lo è di Dio. L’Arcangelo Michele, “simile a Dio”, è un Ferouer di quel Dio. Un Farvarshi è il lato oscuro di una divinità, il suo aspetto tenebroso.
FEBE (Gr.) – Un nome dato a Diana, ovvero la Luna.
FEBO APOLLO (Gr.) – Apollo in quanto Sole, “la luce della vita e del mondo”.
FENOMENI (Gr.) – In realtà “un’apparenza”, qualcosa in precedenza non visibile, e sconcertante quando la sua causa è sconosciuta. Lasciando da parte i diversi tipi di fenomeni come quelli cosmici, elettrici, chimici, ecc., e tenendo presenti solo i fenomeni parapsicologici, dobbiamo ricordare che, teosoficamente ed esotericamente, ogni “miracolo” – dal biblico al taumaturgico – è semplicemente un fenomeno, ma che nessun fenomeno è mai un “miracolo”, cioè qualcosa di soprannaturale o al di fuori delle leggi di natura, dato che i miracoli in natura sono impossibili.
FERHO (Gnost.) – Per gli Gnostici Nazareni è il più alto ed il più grande potere creativo. (Codex Nazareus).
FESTE D’AMORE Agapae (Gr.) – Questi banchetti di filantropia tenuti dai primi Cristiani Furono instaurati a Roma da Clemente, durante il regno di Domiziano. Il Prof. A. Kestener, nel suo The Agapae or the Secret World Society (Wiltbund) of the Primitive Christians (Pubblicato a Jena nel 1819), dice di queste Feste d’Amore che “hanno una costituzione gerarchica ed un fondamento di simbolismo Massonico e Misterico”; egli dimostra una diretta connessione Fra le antiche Agapae e le Agapi Rituali, o banchetti, dei Massoni. Nondimeno, avendo bandito dai loro pranzi il “bacio sacro” e le donne, i banchetti di questi ultimi sono più delle “bevute” che delle feste d’ “amore”. Le prime Agapae erano certamente simili ai Phallica che, come rileva giustamente Mr. Bonwick, “erano una volta pure come le Feste d’Amore dei primi Cristiani sebbene, come quelle, degenerarono in dissolutezza”. (Fede Egizia e Pensiero Moderno pag. 260). (v. Agape)
FETAHIL (Gr.) – Il creatore inferiore nel Codex Nazareus.
FHO (Cin.) – L’Anima animale.
FIAMMA Sacra – La “Fiamma Sacra” è il nome dato dai Cabalisti Orientali Asiatici (Semiti) all’Anima Mundi. Gli Iniziati venivano chiamati “Figli della Fiamma Sacra”.
FILALETE Eugenio – Nome Rosacruciano assunto da Thomas Vaughan, Occultista Inglese del Medioevo, nonché Filosofo del Fuoco. Era un grande Alchimista (w.w.w.).
FILALETI (Gr.) – Significa, “amanti della verità”. Il nome viene dato ai Neoplatonici Alessandrini, detti anche analogisti e teosofi (Vedi Chiave della Teosofia, pag. 1 e seg.). La scuola fu fondata da Ammonio Sacca all’inizio del III° secolo e durò fino al V°. I più grandi Filosofi e saggi dell’epoca ne facevano parte.
FILE (Gr.) – Un’isola dell’Egitto Superiore, dove si trovava un tempio famoso i cui ruderi possono essere visitati ancor oggi.
FILONE GIUDEO – Un Ebreo Ellenizzato di Alessandria, storico e scrittore molto famoso; nato intorno al 30 a. C., morì all’incirca nel 45 d. C. Egli, dunque, avrebbe dovuto essere bene a conoscenza del più grande evento del I° secolo della nostra era : i fatti concernenti Gesù, la sua vita ed il dramma della Crocefissione. Eppure egli mantiene sull’argomento il più assoluto silenzio, anche nella sua accurata enumerazione delle Sette e Fratellanze allora esistenti in Palestina e nei suoi rapporti sulla Gerusalemme dell’epoca. Era un grande mistico le cui opere abbondano di metafisica e di nobili idee; mentre, nella conoscenza esoterica, per molti secoli non ebbe rivali nemmeno fra gli scrittori migliori (Vedi “Filone Giudeo” nel Glossario della Chiave della Teosofia).
FILOSOFI DEL FUOCO – Nome dato agli Ermetisti ed Alchimisti del Medioevo, nonché ai Rosacroce. Questi ultimi, successori dei Teurgi, consideravano il fuoco quale simbolo della Divinità. Per loro era non solo la sorgente degli atomi materiali, ma anche il contenitore delle Forze spirituali e psichiche da cui traevano energia. Considerato genericamente, il Fuoco è un principio triplo; esotericamente, è un settenario come tutti gli altri Elementi. Così come l’uomo è composto di: Spirito, Anima e Corpo più un aspetto quadruplice, altrettanto lo è il Fuoco. Com’è raffigurato nelle opere di Robert Fludd (de Fluctibus), un famoso Rosacroce, il Fuoco contiene : (1) una fiamma visibile (Corpo); (2) una fiamma astrale invisibile (Anima); (3) uno Spirito. I suoi quattro aspetti sono: il calore (vita), la luce (mente), l’elettricità o potere molecolare (kamico), l’Essenza Sintetica al di là dello Spirito, ossia la causa radicale della sua esistenza e della sua manifestazione. Per l’Ermetista ed il Rosacroce, quando una fiamma si è estinta sul piano oggettivo è solo passata dal mondo visibile a quello invisibile, dal conosciuto all’ignoto.
FILOSOFIA ECLETTICA – Uno dei nomi della Scuola Neoplatonica di Alessandria.
FILOSTRATO (Gr.) – Il biografo di Apollonio di Tiana; descrisse la vita, i viaggi, e le avventure di questo saggio e filosofo.
FLA (Gr.) – Una piccola isola nel lago Tritonia, ai tempi di Erodoto.
FLAGAE (Erm.) – Nome dato da Paracelso ad un certo tipo di angeli guardiani, o geni.
FLEGIE (Gr.) – Un’antica isola sommersa in tempi preistorici ed identificata da alcuni scrittori come Atlantide; è anche il nome di un popolo della Tessaglia.
FLUDD (Robert) – Generalmente conosciuto come Robertus de Fluctibus, capo del “Filosofi del Fuoco”. Un Ermetista Inglese apprezzato nel XVI° secolo, ed uno scrittore prolifico. Ha scritto sull’essenza dell’oro e su altri soggetti occulti e mistici.
FLUVII TRANSITUS (Lat.) – O passaggio del Fiume (Chebar). Cornelio Agrippa fornisce questo alfabeto. Nella Ars Quatuor Coronatorum, vol. III°, parte 2, 1890, opera che rappresenta il Rapporto No 2076 delle procedure della Loggia Massonica Quatuor Coronati, si possono trovare copie di questo alfabeto, ed anche le strane antiche lettere chiamate Melechim, nonché l’alfabeto Angelico riproposto da W. Wynn Westcott, P. M. A quanto pare, questa Loggia è l’unica in Inghilterra che studia realmente “ i misteri nascosti della Natura e della Scienza”, in profondità.
FOH-TCHOU (Cin.) – Letteralmente “Signore del Buddha”, il che significa semplicemente l’istruttore delle dottrine di Buddha. Foh significa un Guru che vive generalmente in un tempio di Sakyamuni Buddha – il Fho-Maeyu.
FOHAT (Tib.) – Un termine usato per raffigurare la potenza attiva (maschile) della Sakti (il potere riproduttivo femminile) nella natura. L’essenza dell’elettricità cosmica. Un termine occulto Tibetano per Daiviprakriti, la luce primordiale. Nell’universo della manifestazione è l’energia elettrica sempre presente, nonché l’incessante potere creativo e distruttivo. Esotericamente è lo stesso, essendo Fohat l’universale Forza Vitale propellente e, allo stesso tempo, il propulsore e quello che viene spinto.
FONS VITAE (Lat.) – Un’opera di Ibn Gebirol, il filosofo Arabo Ebreo dell’XI° secolo che la chiamava Me-gor Hayyun, ossia la “Fontana di Vita” (De Materia Universali e Fons Vitae). I Cabalisti Occidentali l’hanno dichiarata un’opera veramente Cabalistica. Vari manoscritti, Latini ed Ebraici, di questa vasta produzione sono stati scoperti dagli studiosi delle biblioteche pubbliche; fra gli altri, uno da Munk nel 1802. Il nome latino di Ibn Gebirol era Avicebron, un nome ben conosciuto a tutti gli Orientalisti.
FOREG (Gr.) – Il nome del settimo Titano non menzionato nella cosmogonia di Esiodo. Il Titano “mistero”.
FORMINX (Gr.) – La lira a sette corde di Orfeo.
FORONEIDE (Gr.) – Un poema il cui eroe è Foroneo. Questa opera non esiste più.
FORONEO (Gr.) – Un Titano; un antenato e generatore della umanità. Secondo una leggenda di Argolis, si credeva che egli, come Prometeo, avesse portato il fuoco su questa terra (Pausania). Nel Peloponneso è il nome del dio di un fiume.
FRATELLI DELL’OMBRA – Nome dato dagli Occultisti agli Stregoni, e specialmente ai Dugpa Tibetani, molti dei quali appartengono ai Bhon e ai Berretti Rossi (Dugpa). La definizione si applica a chiunque pratichi la magia nera, o magia della mano sinistra.
FRAVASHAM (Zend) – Spirito assoluto.
FREN (Gr.) – Un termine Pitagorico che indica ciò che noi chiamiamo Kama-Manas già adombrato da Buddhi-Manas.
FREYA o Frigga (Scand.) – Nell’Edda, Frigga è la madre degli dei, come Aditi lo è nei Veda. È identica alla Frea dei Germani, e nel suo aspetto inferiore era venerata quale la nutrice Madre Terra. Era seduta sul suo trono d’oro, formato da ragnatele di luce dorata, con tre vergini divine come sue aiutanti e messaggere, ed era occupata a tessere fili d’oro con i quali ricompensare gli uomini buoni. È Iside e Diana assieme, ed anche Holda, la potente cacciatrice, e Cerere-Demetra che protegge l’agricoltura – la luna e la natura.
FRUSTA DI OSIRIDE – La sferza che simboleggia Osiride quale “giudice dei morti”. Nei papiri è chiamata il nekhekh, o flagellum. Il Dr. Pritchard vede in essa un ventilabro, o vaglio da spulatura, strumento per separare la pula dal grano. Osiride “col ventaglio in mano, che libera l’Amenti dai cuori peccaminosi, così come chi usa il vaglio ventila sul suo pavimento i chicchi di grano e chiude il buon frumento nel suo granaio”. (Confronta Matteo, III, 12). (N. d. T. Funzione simile a quella di Gesù che porta la spada della discriminazione che separa il vero dal falso. v. Matteo X, 34).
FUOCO BIANCO (Cab.) – Lo Zohar trattando del “Volto Lungo” e del “Volto Corto”, cioè i simboli del Macrocosmo e del Microcosmo, parla del Fuoco Bianco nascosto che irradia da questi notte e giorno, eppure mai visibile. Ciò corrisponde alla forza vitale (oltre l’etere luminoso), ed all’elettricità sui piani superiori e su quelli inferiori. Ma il “Fuoco Bianco” mistico è un nome dato ad Ain-Soph. È questa la differenza fra la filosofia Ariana e la Semitica. Gli Occultisti della prima parlano del Fuoco nero, simbolo dell’inconoscibile ed inconcepibile Brahman, e dichiarano impossibile una qualsiasi speculazione sul “Fuoco Nero”. I Cabalisti invece, grazie ad una sottile permutazione di significato, dotano perfino Ain-Soph di un tipo di volontà indiretta e di attributi, chiamano il suo “fuoco” bianco, portando così l’Assoluto in un mondo di relazione e limitazione.
FUOCO NERO (Zohar) – Termine Cabalista che significa Luce Assoluta e Saggezza; è “nero” perché è incomprensibile per le nostre intelligenze finite.
FUOCO vivente – Un modo di dire per indicare la divinità, la vita “Una”. Un termine teurgico, usato più tardi dai Rosacroce. Il simbolo del fuoco vivente è il sole, alcuni dei cui raggi sviluppano il fuoco della vita in un corpo malato, impartiscono la conoscenza del futuro alla mente pigra, e stimolano a funzione attive certe facoltà psichiche, solitamente dormienti nell’uomo. Il significato è molto mistico.
FYLFOT (Scand.) – Un’arma di Thor, uguale alla Swastika o croce a quattro braccia Jaina; generalmente è chiamato “Martello di Thor”.