Fenomenologie: Le vostre esperienze

Pensando di fare cose gradita, ho deciso di pubblicare alcune delle vostre esperienze delle quali mi informate epistolarmente. Alcune sono anonime, ma le pubblicherò ugualmente. D’ora in avanti però, terrò in considerazione solo esperienze accompagnate dai dati anagrafici di chi mi scrive, impegnandomi nello stesso tempo, a tenere anonimo il suo nome. Sono esperienze che potremmo fare tutti. Sembrano strane o irreali, ma vi posso assicurare che sono vere e che sono molto più frequenti di quanto possiate immaginare.
Vi invito pertanto a scrivermi ed a raccontarmi quanto di “anormale” vi succede o vi è successo. Lo pubblicherò senza commenti. Eventualmente sarete sempre voi a commentare e pubblicherò anche le vostre opinioni. Fate sempre riferimento al numero che vedete tra parentesi vicino al titolo.

 

Una figura sfuggente

Quello che le sto’ per raccontare si potrebbe definire piu’ unico che raro, da parte mia, poichè era la prima volta che mi accadeva di vedere una cosa simile.
Mi trovavo alle ore 13:00 in punto, in una stanza di un antico palazzo del 1500 veneziano.
Mi trovavo “arrampicato” sulla sedia della stanza in cerca di una cosa da me depositata precedentemente sopra ad un armadio, quando, scendendo, la mia attenzione venne catturata alla mia sinistra ( dove c’è la porta che dà nel corridoio principale del piano )una figura, senza arti inferiori nè testa sfrecciare veloce nel corridoio.
Non udii rumori, nè fruscii, nè luci nè ombre.
Da questo ne rimasi molto perplesso.
Per maggiore sicurezza, e per convincermi che non fosse una persona “fisica”..sporsi la testa nel corridoio non vedendo assolutamente nessuno e nulla. Le porte erano chiuse, non sentii rumori di nessun genere, nè di passi.
Quello che mi colpi’ maggiormente in questa frazione di secondo fu’ il colore della “stola” che questa entità portava addosso. Un colore estivo, esattamente un colore sabbia, un tessuto che richiamava tempi antichi, poichè non ne avevo mai visto uno di uguale sin d’ora.
Questa figura aveva una marcia sostenuta, inclinata verso avanti, non deambulava ma “galleggiava” nello spazio..l’altezza era quella di una persona..
La posizione era inclinata in avanti, come in fuga.
La stanza era perfettamente illuminata a giorno, non vi erano luci artificiali accese, il muro che contrastò la figura era perfettamente bianco e senza quadri.
la finestra erano a pochi passi dalla figura. Il corridoio non ha tende, nè ombre riflesse sul pavimento.
Quello che ho visto in che modo si potrebbe definire? Non ho fatto parola con nessuno al di fuori della mia famiglia, per paura di una critica distruttiva..
Ma chiedo a lei che lo seguo sempre alla tv ed è l’esperto in materia.
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione prestatami. Distinti saluti attendo sua risposta.

Grazie Luciano.
La risposta di Ismaell
Molte volte i nostri occhi o i nostri sensi captano figure o sensazioni che generalmente ci fuggono in quanto non più abituati a sentire certe vibrazioni dentro di noi o a non “vedere” in guanto abituati a guardare con superficialità e sfuggevolezza. La fenomenologia di cui lei è stato protagonista è più frequente di quanto si possa immaginare, solo che poche volte riusciamo a focalizzare per qualche attimo, ciò che i nostri occhi vedono o che la nostra sensibilità ci fa sentire. Quanto detto viene pure dimostrato dalla macchina fotografica, digitale o meno che sia, che molte volte mette in evidenza delle realtà che noi ad occhio nudo non vedevamo o non abbiamo visto.
Per dare una risposta per quanto superficiale abbastanza esaustiva, ricordo che in esoterismo di parla di due momenti che seppur molto simili sono molto diversi tra di loro, ma che a volte possono dare degli effetti analoghi: l’infestazione e l’impregnazione.
Ora con i pochi elementi a nostra disposizione non sono in grado di dire se quanto vissuto dal nostro amico sia un fenomeno di infestazione o la conseguenza di una impregnazione, certo è che Luciano ha vissuto sicuramente una esperienza extra sensoriale che per inesperienza, non ha saputo controllare ne seguire con più attenzione. L’importante in questi casi è non prendere paura e lasciarsi – se possibile – trascinare dagli eventi. Ciò non è pericoloso ma potrebbe far durare più a lungo e mettere sicuramente più a fuoco la situazione che si sta vivendo. Ad ogni buon conto, caro Luciano, l’essere stati protagonisti di un tale evento, induce a pensare che lei sia una persona particolarmente sensibile o che per un attimo abbia messo in atto qualche sua “normale” facoltà assopita ed abbia vissuto una esperienza, che se sta attento sicuramente si ripeterà, a condizione che cerchi di affinare la sua persona a questi particolari momenti senza però andare in cerca di emozioni che se cercate non troverà e non si ripeteranno più. Rimango a sua disposizione.

Visite dopo la seduta spiritica

Sono una ragazza di 18 anni e le voglio raccontare la mia esperienza…L’anno scorso io e altri tre amici eravamo a casa mia,soli. Non sapendo cosa fare un mio amico ha avuto la “grande idea” di fare una seduta spiritica…Io non credevo che con una semplice monetina ed un foglio di carta si potesse raggiungere il mondo dei morti…ma mi sbagliavo…abbiamo preso i contatti con un ragazzo sui 30 anni, morto non da molto…purtroppo questa seduta spiritica si e interrotta bruscamente e da quel giorno (per un settimana) mi sono successe cose stranissime. Ero disperata, non sapevo a chi rivolgermi, i miei genitori mi prendevano per pazza perchè continuavo a piangere spaventata. Ma in fondo non ne avevo motivo…quel ragazzo morto che noi abbiamo disturbato continuava a farsi vedere da me, continuava a mandarmi dei segnali (tv che si accende da sola, luci che si spengono e accendono, porta che si apre e si chiude…), per di più una notte mi sono svegliata perchè sentivo che qualcuno mi stava sfiorando il viso… Ho aperto gli occhi di botto e seduto sul bordo del letto ho visto la pallida figura di un ragazzo, che mi accarezzava il viso e mi sussurrava di non aver paura… ma non e facile, ero terrorizzata… Dopo una settimana circa questo spirito ha cominciato a farsi sentire anche da mia madre… e dopo due settimane circa è sparito, senza lasciare traccia… 
 

Colpi di mano sul tavolo

Avevo circa 18 anni e intorno alle 23 ero andato a dormire, il tempo di spegnere la luce, appoggiare il libro e ho sentito, in perfetta veglia, e in modo distinto un colpo di mano sul tavolo posto di fronte la letto. Il chiaro colpo di una mano umana sbattuta su un tavolo di legno.
Rialzatomi ho pensato a un oggetto caduto, un libro rovesciatosi, ma nulla, tutto era in perfetto ordine!
Ricoricatomi pochi secondi e ho riudito il rumore secco provenire dal tavolo.
Le posso dire, caro professore che nel palazzo di fronte erano accaduti fenomeni di spiritismo.
Quella notte non ho dormito. 

 

Il colle delle pene

Voglio raccontarle quanto accaduto a me ed alla mia fidanzata l’inverno scorso, durante la visita ad un paese “fantasma”.
Il paese è ormai disabitato da più di cent’anni, ed è posto sulla sommità di una collinetta chiamata “colle delle pene” della gente dei paesi vicini. Già il nome della collina diceva tutto; ho poi raccolto voci secondo le quali lassù venivano bruciati gli eretici nel medioevo (dolciniani, credo, quelli de “il nome della rosa”), e le streghe attorno al XVII secolo, da qui il nome della collina.
Sono rimaste in piedi solo poche case, ricoperte da rampicanti e vegetazione varia.
All’interno dei ruderi si possono ancora vedere resti di mobili, di sedie, tavoli e arredi, ci sono persino cocci di vasellame! Il tutto insieme alle travi del tetto crollate. A mio avviso, le case furono abbandonate in tutta fretta… ed a buon motivo!
Abbiamo iniziato a visitare le rovine, alla ricerca di qualche particolare da fotografare, quando dai ruderi di una cappelletta è spuntata una figura nera, molto bassa, che veniva verso di noi strisciando. Impietriti dallo spavento non ci muovevamo e quella cosa avanzava verso di noi. Ad una decina di metri ha cacciato un urlo tremendo, che poi si è trasformato in un rantolo prolungato e una serie di sospiri; un essere umano non poteva urlare così.
Si è avvicinata ancora e a pochi passi da noi si è come schiacciata a terra.
Tra un sospiro e l’altro sembrava voler “parlare”, probabilmente. Io non ricordo di aver capito quello che diceva, ma la mia fidanzata dice di aver capito bene “fratris”, “honesto”, “pietate”, “viribus”, “flamma” e altri termini latini (studia al liceo classico, e penso che sappia quello che dice).
La figura è poi letteralmente schizzata via verso le rovine dalle quali era sbucata cacciando un secondo urlo, ancora più violento del primo.
Siamo fuggiti dalla collina verso l’automobile, senza voltarci indietro.
Durante il viaggio di ritorno abbiamo parlato di quanto accaduto, ma non ci siamo dati nessuna spiegazione.
Alcuni giorni ci siamo rivolti ad un amico che ci ha messo in contatto via e-mail con uno psicologo appassionato di studi paranormali.
Costui ci ha spiegato che le anime strappate alla vita in modo violento ed anche ingiusto non raggiungono la pace, ma restano aggrappate al loro corpo, anche se questo non c’è più.
Quello che abbiamo visto (o pensato di aver visto) è la proiezione del dolore di quell’anima che voleva in tutti i modi tornare alla vita.
Ci ha anche spiegato che non è affatto bello che quell’entità si sia dimostrata così cattiva nei nostri confronti, e ci ha diffidato a tornare in quel luogo.
Questa cosa mi ha davvero spaventato. 

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