"Fabio e Chiara volevano essere sacrificati"

Maccione: ” Dovevamo scavare la buca e aspettare l’ora in cui desideravano morire…”

Maccione, all’epoca degli omicidi compiuti dalle Bestie di Satana, era minorenne ed era il medium del gruppo. E’ stato accusato, insieme ad Andrea Volpe, del duplice omicidio di Fabio Tollis, di 16 anni, e Chiara Marino, di 19, avvenuto la notte del 17 gennaio 1998. Il processo a Mario Maccione si è concluso con una condanna a 19 anni – la pubblica accusa ne aveva chiesti venti – compreso lo sconto per il rito abbreviato.
ESAME DI MACCIONE MARIO
– Maccione: “Nel ’97. Ricordo che Paolo Leoni riferì che Chiara Marino insieme a sua madre volevano uccidere il padre e che si volevano rivolgere a noi per farlo”.
– Domanda: Perché dovevano uccidere il padre?
– Maccione: “La Marino diceva che il padre faceva violenze in famiglia. Ma non so se questo è vero. Volpe ha iniziato a dire: “O tutti e due o nessuno””.
– Domanda: Chiara l’ha chiesto?
– Maccione: “Sì, è venuta da tutti noi a dire che voleva uccidere il padre insieme alla madre. Odiava il padre”.
– Domanda: E che c’entrava la madre?
– Maccione: “Anche la madre aveva questo risentimento nei confronti di… Lei tranquillamente praticava rituali in casa in presenza dei genitori “.
– Domanda: E quindi la Chiara ha fatto questa proposta?
– Maccione: “Sì”.
– Domanda: Voi come avete reagito?
– Maccione: “Volpe ha reagito con “O tutti e due o nessuno”. La Chiara non c’è stata, ma neanche noi ci siamo stati. Inizialmente nessuno di noi voleva farlo. Non ce la sentivamo. Poi questa cosa è degenerata. C’è stata questa volontà da parte di Fabio e Chiara di fare un sacrificio. All’inizio noi l’abbiamo presa come una prova di coraggio…”.
IL SACRIFICIO UMANO
– Domanda: Fare un sacrificio?
– Maccione: “All’inizio non c’era un’idea precisa di come farlo. C’era solo l’idea di farlo. Poteva essere che si fosse suicidato”.
– Domanda : Sacrificio, darsi la morte?
– Maccione: “Però in nome di Satana”.
– Domanda: Chi le diceva queste cose?
– Maccione: “Fabio soprattutto. La Chiara non so bene come ci è arrivata, con la Chiara non avevo molti contatti. Non mi posso neanche esprimere tanto su di lei”
– Domanda: Mentre Fabio aveva manifestato questa idea di immolarsi a Satana, cioè uccidendosi o facendosi uccidere?
– Maccione: “Sì. Il brutto è che questa cosa persisteva. A noi sembrava…”.
– Domanda: il gruppo era al corrente?
– Maccione “Sì. A noi sembrava uno scherzosa anche come lo diceva lui poteva sembrare uno scherzo. Andando avanti questa cosa degenerava e si è deciso di fare una prova a capodanno, di introdurre, neanche noi, loro di loro spontanea volontà sarebbero entrati nella macchina di Pietro per vedere se saltava in aria, trovare un metodo. C’era un piano che doveva succedere a mezzanotte.
– Domanda: Avete deciso insieme?
– Maccione: “Sì”.
– Domanda: Può dire i nomi?
– Maccione: “Guerrieri mi ha dato la sua macchina di sua spontanea volontà, nessuno lo ha costretto, io, Tollis, Chiara Marino, Leoni, Volpe, Sapone, Zampollo, Monterosso”.
– Domanda: Magni?
– Maccione: “Magni diciamo che in tutta questa storia era un contorno”.
– GIUDICE: La posizione Magni teniamola da parte, non fa parte del processo, se ne occupa altra Autorità Giudiziaria.
– Maccione: “Niente, noi eravamo al corrente di questa…”.
– Domanda: Ci dica come avete determinato questo piano, perchè poi c’è stato un piano ben preciso da come ci hanno raccontato altre persone. Quindi lo dovete avere organizzato in una certa maniera, se lei mi dice come?
IL PIANO
– Maccione: “Tra di noi ci dicevamo che praticamente Volpe… Guerrieri avrebbe trovato un posto all’Acquatica durante la festa e Fabio Tollis e Chiara Marino sarebbero andati in questa macchina già riempita di fuochi d’artificio e petardi”.
– Domanda: Li avete comprati?
– Maccione: “Abbiamo fatto la colletta”.
– Domanda: Chi li ha collocati in auto?
– Maccione: “Da Brugherio quelli… io, Zampollo, Guerrieri e Fabio Tollis”.
– Domanda: Dove li avete messi?
– Maccione: “In una busta in macchina”
– Domanda: Poi ne avete trattenuto qualcuno di questi petardi?
– Maccione: “Sì, avevamo messo in piano che Guerrieri prendeva un petardo si avvicinava alla macchina”.
– Domanda: Quando erano già dentro?
– Maccione: “Sì, prima portava la macchina e poi faceva saltare…”.
– Domanda: Quindi cosa è successo?
– Maccione: “Di quella serata non ricordo niente. Anche perchè io non so quanti di noi hanno preso sul serio la cosa. Ero talmente ubriaco… Mi ricordo di quello che ho tatto io che ero nel locale e poi abbiamo bevuto e Monterosso è stato male, ha vomitato e sono stato con lui”.
– Domanda: Chi doveva portarli?
– Maccione: “Pietro Guerrieri”.
– Domanda: Qualcun’altro anche?
– Maccione: “No. Queste novità che poi sono venuto a sapere di Leoni, non le sapevo, non sono stato in formato”.
– Domanda: Si ricorda cos’è successo?
– Maccione; “Mi ricordo che, non so che ore fossero, la macchina era bruciata e Fabio e Chiara sono venuti e hanno coperto a tutti questa storia dicendo che loro con una sigaretta sbadatamente avevano dato fuoco alla macchina”.
– Domanda: Hanno simulato un incendio?
– Maccione: “Sì”.
– Domanda : Perchè voi invece sapevate come erano andate le cose?
– Maccione: “Sì”.
– Domanda: Lei non ne ha parlato, ma prima di questo episodio viene riferito da altri che ce n’era stato uno di eliminare la Chiara con un overdose di droga.
– Maccione: “Ho sentito”.
– Domanda: Ricorda questo episodio?
– Maccione; “No. Se è successa questa cosa, non posso neanche escludere. Non c’ero e non ne sono stato informato”.
L’OMICIDIO
– Domanda: Cos’è successo dopo?
– Maccione: “Dopo l’incendio sono tornato a casa. Abbiamo aspettato che Fabio e Chiara tornassero nelle macchine e poi siamo tornati a casa. Se devo dire la verità non mi ricordo con chi sono tornato, con che macchina. Dopo ne abbiamo parlato tra di noi. Fabio e Chiara sembravano esaltati da questa cosa, come se avessero completato una prova di coraggio. So che si parlava di suicidio, di suicidio voluto. Infatti dopo questo fatto si era deciso, lo hanno deciso Fabio e Chiara, che volevano fare questo sacrificio fatto bene, con un rituale. Ricordo anche una cosa che mi aveva detto Fabio prima che succedesse tutto, che si organizzasse il piano, Fabio disse che aveva sognato Mortiferium Feroce che gli disse che, fatto quello che voleva fare, avendo completato il sacrificio, io non so la casualità, dopo 6 anni, 6 mesi e 6 settimane questa storia sarebbe finita. Infatti se si fa un calcolo di questo termine avviene proprio con l’arresto degli ultimi tre”.
– Domanda: In che senso?
– Maccione: “Sarebbe finita non so in che senso”.
– Domanda: Questo ha detto il Tollis. Accertato che i due volevano essere sacrificati, tutto il gruppo cosa ha deciso?
– Maccione: “Che si potesse fare”.
– Domanda: Erano tutti d’accordo?
– Maccione: “Sì, Volpe e Sapone non vedevano l’ora di farlo. Infatti Sapone ha deciso come farla e Volpe ha scelto dove”.
– Domanda: L’ha comunicato a tutti?
– Maccione: “Sì. dopo che hanno deciso i piani come dovevano essere, sono venuti da noi in Senigallia, ne abbiamo parlato, scaviamo la buca e poi aspettaiamo il momento in cui voi volete morire, dicendo a Fabio e Chiara e occulteremo….”.
– Domanda: Eravate tutti presenti quando è stata fatta questa comunicazione dal Volpe e dal Sapone?
– Maccione: “Sì, è stato scelto questo metodo perché secondo loro non sarebbe mai venuto a saperlo nessuno”. 

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