Anche i musulmani contro l'opera di Howard

PROTESTE DEGLI ISLAMICI IN INDIA: “È SOLO UN’OPERA BLASFEMA”.
ROMA Il “Codice Da Vinci” versione film non fa infuriare solo i cattolici di mezzo mondo. Mentre infatti la Chiesa – che ufficialmente non minaccia ne boicottaggi ne tantomeno censure – però si sta mobilitando per le contromosse, anche i musulmani, in diversi Paesi, scendono in campo contro un film giudicato “offensivo” contro i sentimenti religiosi. Per esempio, i cattolici indiani diMumhai (India) hanno ricevuto la solidarietà dell’organizzazione islamica Ali-India Sunni Jamiyat-ul-Ulema, che ha bollato il film come “blasfemo” perché diffonde “bugie” sulla figura di Gesù Cristo.
“Il Corano riconosce in Gesù un profeta e quello che il romanzo racconta offende sia i cristiani che i musulmani”, dice Maulana MansoorAli Khan, segretario generale dell’organizzaizone islamica.
E i cattolici, come si mobilitano ? Seminari, convegni, dibattiti e giornate di studio, appelli, iniziative nelle parrocchie. E perfino un gioco on line, chiamato, ironicamente, Gratta da Vinci – Seek the truth here. E che apparirà, a partire da oggi su una pagina web omonima. A realizzarlo sono stati gli studenti del corso Linguaggi e tecnologie multimediali del centro Elis di Roma, un istituto che fa capo all’Opus Dei.
Intanto, da tutta Italia, continuano a giungere notizie pro o contro la pellicola di Ron Howard. Un avvocato napoletano, Massimo Capasse, ha chiesto alla Procura della Repubblica partenopea il sequestro su tutto il territorio nazionale. Più serena l’iniziativa della diocesi di Pistola, venerdì, giorno dell’uscita del film nelle sale, riproporrà la visione del “Grande silenzio”, documentario-rivelazione di Philip Groening sulla vita in un monastero.
 

c.ma.

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