Fattura di Sant’Elena: questo intervento che ha come finalità di suscitare l’amore nella persona che si desidera, oltre che blasfemo (unisce il sacro ed il profano chiamando in ballo ben 2 santi, come se questi fossero lì pronti ad esaudire i nostri desideri “materiali”) fa riferimento anche a pratiche di bassa magia nera, essendo necessario, in questo rituale l’uso di chiodi da conficcare poi nella foto dell’interessato ed augurare a quest’ultimo alcune sofferenze. E NON SERVE A NIENTE.
Ma vediamo come si dovrebbe fare questo rito tra i più famosi nella tradizione popolare (che ha portato tanta sofferenza e dolore proprio per l’ignoranza di chi li fa).
Il Rito
Procuratevi una medaglia o un Santino di S. Elena, un pezzo di seta verde, 3 piccoli chiodi dorati, la foto della persona che volete legare, ed un’immagine di San Costantino Imperatore (un’altro santino).
Prendete l’immagine di sant’Elena e collocatela sopra un pezzo di seta verde, su cui si appunteranno 3 piccoli chiodi dorati, la foto della persona che si vuol legare sulla quale si appunterà un chiodo. Mettete sul tessuto verde l’immagine di Sant’Elena , i chiodi , la foto della persona ed il santino di San Costantino Imperatore.
Ricordatevi che, sulla foto della persona da legare, dovrete scrivere con inchiostro rosso il nome e cognome dell’interessato.
Poi dite
” Oh gloriosa Sant’Elena madre amatissima del re Costantino, voi che figlia di Re e Regina al Monte Oliveto vi recaste per grande amore a Gesù ascoltatemi. Invoco la vostra potente intercessione per conseguire ciò che desidero. Questi tre chiodi del Nostro Signore Gesù Cristo, imitazione di quelli che voi possedete li dispongo come voi li disponeste. Uno l’offro al vostro grande figlio Costantino, l’altro lo getto nell’acqua come voi lo gettaste in mare per la salvezza dei naviganti, il terzo lo infiggo nell’immagine di …..(nome,cognome e data di nascita della persona da legare) perchè inchiodi il suo cuore(conficcare un chiodo nel ritratto della persona da legare,all’altezza del cuore) affinchè non possa ne bere, ne mangiare, ne dormire, ne riposare ne in seggiola sedere, ne con uomo possa parlare ( se siete maschi direte “donna”), ne con donna amoreggiare ( se siete maschi direte “uomo”) finchè per vostra intercessione non si arrenda ai miei pianti. Se mi verrà concesso quanto chiedo per vostra mediazione, vi sarò tutta la vita il più sincero e devoto e nei secoli dei secoli. Amen
Finita l’orazione, mettete il secondo chiodo ai piedi dell’immagine di San Costantino Imperatore ed il terzo chiodo lo dovrete gettare in un corso d’acqua, mare, fiume o lago.
Avvolgete nel tessuto verde la foto della persona da legare con il chiodo conficcato e l’immagine di Sant’Elena e nascondete il tutto in un luogo frequentato dalla vittima del legamento.
A questo punto bisogna attivare il tutto (cosa che come al solito non diciamo come per evitare inutili tentativi).
Dall’altra parte l’immagine di San Costantino Imperatore con il chiodo andranno nascosti in casa,lasciando sempre il chiodo ai piedi dell’immagine.
Anche questo rituale si trova in vendita, ma oltre a non avere alcun effetto ricordatevi che è sacrilego e PERICOLOSO.
QUESTO È IL RITUALE DI S. ELENA PIÙ POTENTE. CI SONO ALTRE VARIANTI SEMPRE PERICOLOSE MA MENO POTENTI